CESTISTICA OSTUNI: Malamov 20, Angelini, Marseglia 8, Percan 22, Menzione 26, Caloia, Tanzarella, Perugino n.e., Assentato 2, Morena n.e.. Coach: Vozza.
MEGARIDE NAPOLI: Artiaco 5, Illiano 10, Domenicone 8, Varriale, Marra 28, Zollo, Scalera, Angelino15, Carbone, Finamore 14. Coach: Barresi.
Arbitri: Conterosito di Matera e Di Martino di Scafati.
E sono sette. Sette sconfitte consecutive per la Cestistica che è costretta allo stop anche sul campo della Megaride Napoli. Gara annunciata come abbordabile e che, invece, si è rivelata come una trappola per la squadra guidata da Beppe Vozza.
Avvio choc per gli ospiti travolti da una Megaride in serata di grazia. Il +14 con il quale si chiude la prima frazione è lo specchio fedele di un primo quarto a senso unico.
Nella seconda frazione la Cestistica prova a rientrare in partita e, in qualche modo, ci riesce completando la rimonda nella terza frazione. Il 57-63 con il quale si apre l’ultimo quarto lascia ben serare tanto è vero che il vantaggio dela Cestistica arriva anche a +11 (59-70 al 33’). A questo punto qualcosa si inceppa. I padroni di casa prendono coraggio e riescono nella incredibile rimonta che si completa proprio a ridosso della sirena. Finisce 80-78 per il Napoli e per la Cestistica è tempo di ritrovare la strada smarrita da quasi due mesi.