Sono decorsi ormai 8 mesi dalle elezioni comunali che hanno sancito la vittoria di Gianfranco Coppola quale primo cittadino di Ostuni ed oggi sono in molti a chiedersi cosa potrà accadere già a partire dai prossimi mesi del 2015, stante la cosiddetta “anatra zoppa” nata dal risultato elettorale che non ha consegnato al paese una maggioranza consigliare.
Il gruppo dei socialisti e delle civiche, sin dall’inizio della legislatura, ha ricoperto il ruolo di opposizione rinunciando a mettere a disposizione il proprio assenso su questioni anche importanti che hanno tenuto banco in questi mesi, facendo valere la loro decennale esperienza nell’assise comunale.
Il Partito Democratico invece dopo aver rotto quell’idillio con il gruppo dei socialisti e delle civiche che durava da tanti anni, ha assunto il ruolo di “opposizione critica e costruttiva“, subordinando il proprio assenso ad una valutazione sul merito delle questioni e non ad aprioristici atti di lealtà.
Un atteggiamento che ha portato ad un voto concorde sulla presidenza del consiglio e sul bilancio, ma non già sull’annosa questione di Santa Caterina, sulla quale però sia dal Partito Democratico che dal centro destra e’ stato rinnovato l’impegno a trovare una soluzione in tempi brevi.
Sembrerebbe dunque che nonostante tutto il governo possa andare avanti anche così.
E invece così non è.
Il sindaco infatti si troverà già partire dalle prossime settimane a fare i conti con “scadenze” importanti.
Dopo le dimissioni dell’assessore alla cultura, il Prof. Pierangelo Buongiorno, per trasferirsi in Germania per seguire un progetto per il quale ha ricevuto un importante premio europeo, si è in cerca in un sostituto dello stesso calibro.
A ciò si aggiunga che la delega al turismo e’ ancora mantenuta dal Sindaco Coppola e dovrà, molto verosimilmente, essere affidata per poter organizzare in tempo la programmazione turistica ostunese.
A fare da corollario, c’è la consapevolezza diffusa che in assenza di una maggioranza consigliare non si è in grado di avviare dei programmi, anche a breve termine, per la città. Da qui le aperture che il centro destra potrebbe fare per creare un Governo di responsabilità in grado di risolvere alcune importanti questioni della città e avviare alcuni punti programmatici in comune tra i due schieramenti.
Il Pd, dal canto suo, libero ormai dagli impegni per le primarie regionali ed il congresso cittadino, sembra mantenere la disponibilità al dialogo, conscio di dover dare forma al ruolo politico da rivestire nei prossimi anni.
Sembra infatti che stia emergendo l’esigenza di prendere delle decisioni, anche nette, evitando di restare intrappolati nell’ampia ed eccessiva discussione interna che caratterizza il primo partito della città.
Ciò a prescindere dalle elezioni regionali che se inserite sul tavolo delle trattative potrebbero far storcere il naso a più di qualcuno e provocare, probabilmente, elezioni anticipate anche per il comune.
In breve, dalle prossime settimane si capirà se questa amministrazione vedrà un allargamento al suo interno garantendo un periodo di stabilità politica amministrativa oppure se continuerà a governare così come ha fatto finora, con lo spettro eventuale di nuove elezioni amministrative.