Ancora botta e risposta sul piano di riordino ospedaliero, alle dichiarazioni di Pasqualoni della Asl, replica in serata Francioso di Direzione Italia.
Dopo la manifestazione di sabato scorso che ha portato in piazza più di 3500 persone, per dire no alla chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale di Ostuni, quali cardiologia e pediatria, questa mattina dalle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia, è tornato a parlare il dirigente della Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone. Il dirigente ha fatto sapere che il piano ospedaliero va avanti, ma ci saranno ritocchi-tampone. “Sul fermento della piazza e sulle eventuali speculazioni che potrebbero esserci sotto le proteste non ho nulla da dire, lascio questo compito ad altri – esordisce il numero uno di via Napoli – Il percorso scelto dalla Regione va avanti e abbiamo intenzione di portare a compimento tutte le misure previste entro settembre o, al massimo, entro la fine del 2017. L’iter regionale non è scellerato, come da più parti si sente: non è pensabile avere un ospedale per ogni campanile come non ci potranno essere un posto letto a testa ma ci sarà una risposta adeguata alle esigenze di cura e di assistenza della popolazione brindisina”.
Sulle dichiarazioni del dott. Pasqualone è intervenuto in serata il capogruppo di Direzione Italia in consiglio comunale ad Ostuni Giuseppe Francioso – Abbiamo partecipato con molto piacere ed entusiasmo al corteo organizzato sabato scorso dal “Comitato per il diritto alla salute nel territorio Brindisi nord”. Abbiamo visto con molto piacere partecipare cittadini provenienti dall’intera provincia nord che racchiude i comuni di San Vito, Carovigno, San Michele, Ceglie e Cisternino mentre invece gli amici di Fasano erano impegnati nella manifestazione a difesa del loro ospedale.
Non solo adulti ma anche tantissimi giovani che attraverso i rappresentanti di istituto delle scuole superiori sono stati sensibilizzati su un tema di fondamentale importanza che non riguarda solo la nostra città ma un ambito territoriale molto ampio. Tra i tanti partecipanti vi era anche una rappresentanza del comitato per la tutela dell’ospedale di Grottaglie ed una del comitato per la salvaguardia del reparto di nefrologia di Francavilla. Vi era insomma tutto il territorio ben rappresentato.
“L’azione svolta dal “comitato per il diritto alla salute nel territorio Brindisi nord” nulla ha a che fare con la politica e questo è stato più volte ribadito” dichiara il capogruppo in consiglio comunale di Direzione Italia Giuseppe Francioso che prosegue “ ma dopo aver letto il quotidiano di Brindisi ed in particolar modo le dichiarazioni del dott. Pasqualone in merito al fatto che le piazze non verranno ascoltate e che le proteste di questi giorni possano essere apostrofate come semplici richieste a tutela del proprio campanile e che non ci potrà essere un posto letto a testa è impossibile far finta di nulla anzi va sottolineato che le istituzioni del territorio non voglio un ospedale per ogni campanile o un posto letto ogni abitante ma che chiedono due semplici cose: il completamento, atteso da dieci anni, della nuova ala dell’ospedale di Ostuni (circa 3.000 metri quadri) ed il rispetto del rapporto tra abitanti e posti letto (non uno per ogni abitante come ironizzando sulla protesta afferma di direttore) ma quanto previsto dalla normativa vigente”.
Il capogruppo di Direzione Italia chiude dichiarando che nella giornata di oggi ha avuto modo di confrontarsi con il presidente del consiglio comunale di Ostuni al fine mettere in campo tutte le azioni istituzionalmente possibili per far giungere al presidente Emiliano la voce di coloro che non rappresentano un “semplice campanile” ma bensì una comunità composta da oltre 100.000 abitanti.