Pilone Vasca
Pilone Vasca

La maggioranza di governo da palazzo San Francesco risponde al Partito Democratico di Ostuni sull’Impianto di Sollevamento che l’Acquedotto Pugliese sta realizzando al Pilone.

Ecco la nota.

Ancora una volta il PD, in “alta uniforme”, compatto e schierato, mettendoci anche la faccia, ci tiene a precisare che il suo intento più spassionato e verosimile è quello di lasciare la vasca sulla spiaggia del Pilone! Li la vuole! Per la salvaguardia del litorale? Per la tutela del paesaggio? Per la tutela del diritto di fruizione delle spiagge pubbliche? Per gli interessi della collettività? Per economia di scala? Niente di tutto questo!

Chi ha davvero studiato le carte del progetto, e non solo l’attuale amministrazione comunale, ma anche tutti gli attori che stanno partecipando al tavolo tecnico di coordinamento organizzato dal Ministero dell’Ambiente (a proposito, i lavori di detto tavolo non è vero che siano conclusi) hanno rilevato che tanto la scelta progettuale, quanto la completezza dell’iter amministrativo dell’ultima variante, non siamo un esempio da valorizzare! Non a caso, nell’ultimo incontro romano di giovedì scorso, è stato chiesto all’AQP, in luogo del parere del proprio ufficio legale (che resta, per quanto autorevole, un parere di parte), il parere formale espresso dall’unico ente preposto ad esprimersi in merito alla necessità di un nuovo parere paesaggistico circa la variante relativa all’interramento della vasca. Anche su questo aspetto occorre precisare che la stessa non è totalmente interrata, come falsamente sostiene il PD; per rendermene conto, basterebbe solo guardare gli atti progettuali. Che il Comune abbia mai pensato di sostituirsi all’AQP quale soggetto attuatore è un’altra alterazione dei fatti.

Già, perché il Comune, sin da subito, in sede del tavolo di coordinamento, nello stesso momento in cui tale proposta è stata avanzata (dall’AQP, per la precisione) si è detto contrario alla stessa, ed ha rafforzato tale posizione con il parere del proprio ufficio legale in occasione del predetto incontro di giovedì scorso.  Dovrebbe spiegare, invece, il PD, il perché si ostina a ritenere unica la soluzione della vasca sulla spiaggia del Pilone (muovendo tutte le forze in campo, anche politiche, affinché tale ubicazione resti lì dove è stata pensata) atteso che essa, per dire dei tecnici dello stesso AQP, serve solo (non per capacità) a raccogliere i liquami di uno solo dei quattro villaggi presenti in zona che da essa dovrebbero essere serviti (gli altri dovrebbero, a loro cura e spese, realizzarne un altro per convogliare i propri liquami alla vasca di Torre San Leonardo), quando, al contrario, la vasca presso il sito di Lido Stella sarebbe in grado di servire tutti e quattro i villaggi con un solo impianto di sollevamento?

Pertanto, riteniamo che quando si intende parlare di interessi della collettività, bisognerebbe chiarire e specificare di quale collettività si sta parlando: quella più prossima ai propri interessi o quella generale? Nel caso dell’attuale amministrazione comunale, si sta parlando dell’intera collettività del posto (Pilone 1, Pilone 2, Camping Pilone, Cala di Rosa Marina, senza distinzione alcuna), anche di coloro che, oggi, stanno organizzando nuovi comitati per contestare l’ipotesi della nuova localizzazione della vasca in quel di Lido Stella. Questa soluzione, infatti, soprattutto ai siti più prossimi, quale Camping Pilone e Cala di Rosa Marina, consentirebbe l’eliminazione dei due rispettivi impianti privati di depurazione, i quali, sicuramente, sono meno “profumati” della vasca a realizzarsi. Questo, a nostro modo di vedere, è il contributo al miglioramento che la nostra proposta di localizzazione presso Lido Stella fornirebbe. In ultimo, vogliamo rassicurare che i lavori di realizzazione della vasca presso Torre San Leonardo non sono fermi a causa dell’operato de Comune (infatti, non vi è alcuna sospensione dei lavori in corso), bensì perché non tutti gli atti esecutivi sono in regola. Pertanto, nessun ritardo sull’avanzamento dei lavori può essere imputato al Comune di Ostuni. Ecco, il PD dovrebbe informarsi meglio prima di rischiare di fare falsa informazione.

Noi, finché ce ne sarà possibilità, combatteremo per il perfezionamento dell’opera, affinché la stessa non resti una cattedrale nel deserto (infatti, se i privati dovessero spendere denaro proprio per realizzare gli ulteriori,  necessari e costosi impianti di sollevamento previsti dall’attuale progetto, l’opera resterà inutilizzata), ma raggiunga i massimi livelli di efficacia ed efficienza auspicati.