Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro?. Video Intervista all’on. Gero Grassi.

Aldo Moro
Aldo Moro

Ostuni 88esima tappa in cui divulgare la propria battaglia, missione di civiltà e di ricostruzione e revisionismo storico-politico: scoprire davvero chi ha deciso le sorti di Aldo Moro. L’ incontro è stato organizzato dal PD con il consigliere regionale Giovanni Epifani ed il segretario cittadino del PD, Silvestro Iaia che hanno introdotto la serata. Relatore d’eccezione ieri sera presso la Biblioteca di Ostuni, l’on del Pd Gero Grassi. La sua commissione d’inchiesta parlamentare è una delle più ardite proposte degli ultimi lustri, andare a fare luce su quello che molti considerano la mamma di tutti i misteri della Prima repubblica. Trentasei anni e un ricordo vivo: è quello legato alla morte dello statista pugliese Aldo Moro, al centro del convegno “Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro?”. Cinquantacinque giorni di prigionia che tennero col fiato sospeso l’intera Nazione che, tra preghiere e speranze, videro segnare la storia anche dalla richiesta di un vescovo, monsignor Luigi Bettazzi di Ivrea, chiedere di essere sostituito ad Aldo Moro; richiesta non accolta, neanche dalla stessa Chiesa che ne bloccò il prosieguo e così il corpo senza vita del Presidente della Democrazia Cristiana fu ritrovato a Roma, in via Caetani, abbandonato privo di vita nel bagagliaio di una Renault rossa. Sulla vicenda sono stati tanti i film girati, i processi e i racconti, con anche l’istituzione nel 1979 di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia. Una quantità immensa di documenti (si parla di ottomila pagine) dai quali non è mai emersa alcuna verità; pagine di racconti e testimonianze che nascondono una serie di sconvolgenti fatti legati al caso Moro, che coinvolgono servizi segreti, brigadisti, generali, politici e giornalisti. Nella sala della biblioteca l’obiettivo è stato chiaro e si è risolto nell’esigenza di dover “far luce sul rapimento di Aldo Moro avvenuto in via Fani” e la prima ipotesi di Gero Grassi lascia a bocca aperta: “La commissione ha fatto ancora poche sedute ma al di là delle stesse, viene fuori il coinvolgimento dei servizi segreti, della Cia, del Mossad, del Kgb, le omissioni della magistratura, le coperture della Polizia di stato, dei Carabinieri e le inefficienze del Governo dell’epoca che, abbandonarono Moro al proprio destino. Lo Stato ha fatto tutto contro ed ha operato affinché Moro fosse ucciso”. Denunce scioccanti e atte a sostenere l’ipotesi che “pezzi dei servizi segreti siano stati artefici di un complotto affinché Aldo Moro non riuscisse nell’intento di portare il Partito comunista al Governo” con intralci subiti sia dalla Chiesa che dalla stessa “Democrazia Cristiana”. Nasce così una commissione, durante il Governo Renzi che, presieduta dall’onorevole Giuseppe Fioroni, è composta di deputati e senatori e presenta una spiccata rappresentanza pugliese con Gero Grassi nelle vesti di promotore della stessa, e punta a far luce sulla verità.Ad Ostuni , per Grassi, è l’88esimo appuntamento dall’inizio dell’anno sul tema e, passando da grandi città come Torino, Napoli e Roma a piccoli centri, ha colto ovunque sguardi esterrefatti della gente che spesso non crede a quanto ascolta.

ANGELA ANGLANI