Riceviamo e pubblichiamo
L’amministrazione di Centrodestra con il passare dei mesi mostra, in maniera sempre più evidente, la propria totale incapacità di garantire una sia pur minima progettualità politico-amministrativa.
Sono trascorsi ormai più di cento giorni dalle elezioni e gli Ostunesi ancora non conoscono le linee programmatiche del Sindaco, le quali verranno esplicitate, salvo imprevisti, soltanto nel prossimo Consiglio del 17 ottobre.
Eppure il quadro di riferimento per la pianificazione e la programmazione dei servizi, delle opere pubbliche e del territorio comunale, i progetti da realizzare nel corso del mandato devono essere resi noti “entro la seduta successiva a quella dell’insediamento del Consiglio Comunale” (cfr. art. 66 del regolamento del C.C.).
Al di là dei proclami, degli slogan e delle promesse elettorali, a tutt’oggi, non è dato ancora conoscere le direttrici sulle quali dovrà svilupparsi il cammino della nostra comunità per i prossimi anni.
Né le stesse si intravedono nel bilancio preventivo e in quello pluriennale triennio 2014-2016, predisposti in maniera assolutamente scarna, semplicistica e ripetitiva nei numeri.
Peraltro l’Amministrazione ha dimenticato completamente di aver promesso il “bilancio partecipato”, un bilancio cioè alla cui formazione avrebbero dovuto contribuire , peraltro rivestendo un ruolo fondamentale e decisivo, i cittadini (o ricordo male dott. Colizzi?).
Di organismi partecipativi, di comitati di quartiere, di consulte di settore o tematiche non se n’è più parlato, e nulla è stato fatto né viene fatto per la loro istituzione: altro che partecipazione!
Non sono state costituite le commissioni consiliari, è stata invece, in maniera assolutamente tempestiva, rinnovata la Commissione Locale per il Paesaggio.
Ciò che sta emergendo, oltre ad una insufficiente conoscenza e competenza amministrativa, oggettivamente giustificabile per alcuni amministratori di nuovo corso, è l’approssimazione e la superficialità con cui vengono affrontati i problemi, anche quelli di ordinaria amministrazione, per cui sempre più netta e nitida è ormai l’impressione di una città in stato di immobilismo, di confusione, di abbandono.
Fioccano ormai quotidianamente proteste e critiche da parte dei cittadini in ogni ambito e in ogni settore.
Dai lavori pubblici, al servizio della raccolta dei rifiuti in città e nelle contrade, al commercio, alla cultura, al turismo, alla viabilità e traffico.
Si lamentano il sindacato USLA per le assunzioni “anomale” che avvengono per la raccolta dei rifiuti, il parroco dei SS. Medici per la disorganizzazione causata dai Vigili durante lo svolgimento della processione, i forestieri per i prezzi esagerati, fenomeno tipico dell’incontrollato mordi e fuggi degli esercenti in piazza e nel centro storico, i turisti che dal primo settembre trovano gran parte degli esercizi pubblici chiusi, gli stessi operatori che criticano l’amministrazione per la mancanza di programmazione , di idee, di eventi attrattivi.
Si apprende da un comunicato della stessa Amministrazione dell’avvenuto svolgimento in estate di manifestazioni e spettacoli di “gradimento dell’Amministrazione Comunale”, ma addirittura privi “di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa”.
Continua, purtroppo e non sappiamo fino a quando, a mancare una guida capace e competente per il Turismo, l’assessore alla pubblica istruzione e alla cultura pare che sia a mezzo servizio e vicino alle dimissioni, si vocifera di un prossimo “rimpastino” o, addirittura, di un vero e proprio rimpasto dell’esecutivo.
L’Amministrazione, però, fa sapere che tutto funziona perfettamente.
La dimostrazione di tanto è data, a loro dire, dalla numerosa presenza di cittadini e forestieri registratasi presso il Foro Boario in occasione dei concerti di Arbore (costo Euro 25.000,00 con incasso a favore degli organizzatori) e dei Nomadi (costo Euro 36.000,00) e, soprattutto, dalla folla oceanica che ha assistito alla processione di S. Oronzo “contenta, gioiosa e finalmente serena”. Anche la festa della birra è andata bene!
Questo modo di pensare e di agire (è incredibile poi il metodo di appropriarsi di meriti altrui – vedi inaugurazioni, riconoscimenti per l’ambiente, la vicenda zona artigianale – ), che assicura, almeno al momento, un sostanziale galleggiamento , comporta il concreto rischio che, a breve, possa invece verificarsi un forte declino socio-economico e culturale della città.
La decisione assunta sulla TASI è scellerata.
L’Amministrazione ha operato una scelta, invero pienamente condivisa e convintamente supportata dal Partito Democratico, che avrà gravissime conseguenze economiche , e di tanto i cittadini tra qualche giorno se ne renderanno concretamente conto, in particolare le fasce più deboli, gli agricoltori, gli artigiani, gli imprenditori e, in genere, tutti gli operatori nelle attività produttive.
Gli amici del Partito Democratico, che sebbene schierati all’opposizione, almeno secondo l’ultima dichiarazione ufficiale del massimo rappresentante locale il senatore Salvatore Tomaselli, godono comunque del privilegio della interlocuzione con il centrodestra, diano, ove volessero continuare nell’opera di sostegno all’amministrazione o di “amministrazione di sostegno” intrapresa, i giusti e, soprattutto, incondizionati consigli a chi governa, non guardando al proprio effimero interesse, bensì a quello degli Ostunesi.
Nicola Santoro