Alcune ore fa è stato pronunciato il decreto del Tribunale di Brindisi che ha accolto la richiesta di incandidabilità a carico dell’ex Sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo nonché di altri amministratori, si tratta di Giuseppe Corona e Francesco Beato.
La pronuncia scaturisce dal provvedimento con cui, nei mesi scorsi, era stato sciolto il Consiglio Comunale di Ostuni. “L’incandidabilità nei confronti dell’ex Sindaco Cavallo è stata affermata – come dichiara il suo difensore Avv. Pietro Quinto – per una sorta di responsabilità oggettiva, poiché si contesta una omissione di controllo sulle criticità rilevate nella gestione amministrativa del Comune di Ostuni“. Nel commentare la notizia, l’Avv. Pietro Quinto evidenzia che è ancora aperto il contenzioso sulla legittimità del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale di Ostuni, attualmente all’esame del Consiglio di Stato.
Sulla incandidabilità, nel preannunciare il reclamo alla Corte d’Appello di Lecce, l’Avv. Quinto rileva che “Non vi sono contestazioni specifiche nei confronti dell’ex Sindaco Cavallo, ma solo l’affermazione circa presunte omesse iniziative da parte della sua amministrazione, circostanza che però trova obiettiva smentita nel fatto che proprio Cavallo, nel breve periodo della sua gestione amministrativa e dopo avere ereditato una situazione abbastanza complessa, assunse opportune iniziative per evitare qualsiasi condizionamento o infiltrazione di gruppi malavitosi, arrivando addirittura a far dimettere degli amministratori incisi da contestazioni personali“.
Il Tribunale di Brindisi ha inoltre dichiarato la incandidabilità degli ex amministratori Francesco Beato e Giuseppe Corona, entrambi difesi dall’Avv. Giovanni Zaccaria, ai quali sono state contestate specifiche responsabilità relative ad alcune pratiche amministrative.
L’Avv. Quinto comunque sottolinea che “Il decreto emesso dal Tribunale di Brindisi non è immediatamente esecutivo, poiché la pronuncia di incandidabilità, come previsto dal Testo Unico degli Enti locali, deve assumere carattere di definitività attraverso il passaggio in giudicato degli atti giudiziari, la qual cosa significa che allo stato gli amministratori possono essere candidati alle prossime elezioni comunali e regionali“.
L’avvocato Giovanni Zaccaria appresa la sentenza afferma: “Sentiti gli ex consiglieri Francesco Beato e Giuseppe Corona, posso dire che sono fortemente motivati, ed io con loro, ad impugnare la decisione del primo grado, che, già ad una rapida lettura, si presenta come l’ennesima replica della relazione della Prefettura di Brindisi, in cui si danno per incontestate circostanze invece rimaste allo stato mere affermazioni e si attribuiscono collegamenti assolutamente inesistenti. Si confida che la Corte d’Appello possa focalizzare l’attenzione sulla copiosa documentazione e sulle argomentazioni svolte dalla difesa, in primo grado, a nostro avviso, erroneamente ritenute inidonee a confutare la tesi della Prefettura”.