L’ultima delibera di giunta sull’argomento ha confermato il cambio di strategia : l’amministrazione Coppola vuole rivedere e modificare il progetto inerente la costruzione di una vasca di raccolta liquami nei pressi del Pilone. Nel merito della questione, su cui pende un ricorso al Consiglio di stato da parte del consorzio del villaggio “Torre San Leonardo Pilone 2”, il sindaco Gianfranco Coppola chiarisce la nuova posizione del comune, interessato in questo caso insieme all’ Acquedotto Pugliese, soggetto che andrà eventualmente a realizzare e sostenere economicamente l’opera: « Il progetto sul quale si basava la volontà della precedente amministrazione non ci trova d’accordo- afferma il primo cittadino- riteniamo che sia impensabile costruire una vasca di raccolta liquami in una zona adiacente ad una delle spiagge più belle e frequente del litorale ostunese».Coppola sintetizza quali sono stati i provvedimenti adottati dall’ultima delibera di giunta, dello scorso 29 dicembre:« Intanto abbiamo revocato la delibera della precedente amministrazione che intendeva continuare il contenzioso contro il consorzio dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente abbiamo individuato un sito alternativo, dopo uno studio di fattibilità ed un nuovo progetto realizzato a spese del consorzio, che abbiamo già inviato tramite i nostri uffici alle autorità di bacino, all’acquedotto pugliese ed a tutte le autorità preposte. Il nuovo punto è distante circa due km dal progetto originario e quindi dalle spiagge. Aspettiamo ora – conclude Coppola – quali saranno le valutazioni dell’ Aqp, con il quale avevamo già avuto dei contatti nei mesi precedenti per sottoporre alternative al progetto iniziale». Sull’argomento interviene il consigliere del Partito Socialista Giuseppe Tanzarella, nettamente contrario agli ultimi provvedimenti adottati dalla giunta comunale. «La delibera varata getta un cono d’ombra rilevante su come si è gestita la vicenda del finanziamento, a questo punto, immagino perso. Infatti, con la rinuncia a difendersi al consiglio di stato il comune, rimangiandosi la strategia sinora adottata, cede alle istanze dei privati contrari all’ importante infrastruttura. L’amministrazione, e questo sarà motivo di accertamento degli organi preposti, rigetta la fattibilità del progetto approvato, ritenuto sino ad oggi l’unico percorribile – continua il consigliere d’opposizione- sulla scorta di una consulenza tecnica redatta da un professionista, sempre per conto degli stessi privati oppositori dell’opera, senza l’avvallo degli uffici tecnici comunali. Ciò denota una grave violazione dei corretti principi e regole dell’agire pubblico, per la quale i responsabili ne risponderanno, oltre che dinanzi a tutta la cittadinanza, nelle sedi competenti». Tanzarella rimarca le sue perplessità:«Non è da nascondere, altresi, come il finanziamento sia stato svenduto sull’altare dei consensi della campagna elettorale appena trascorsa. Chi ne pagherà le conseguenze, comunque, sarà l’ambiente e la comunità tutta che non potranno usufruire di un’infrastruttura così importante per la nostra costa».