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Non vogliamo essere solo giovani, vogliamo essere anche competenti e preparati.

Lo scorso week end ha avuto inizio, a Roma, la scuola nazionale di formazione politica del Partito Democratico rivolta a 370 giovani under 35 di tutte le regioni italiane.

Ho l’onore, assieme ai democratici Nicola Cavallo (assessore del Comune di Francavilla Fontana) e Antonio Melcore (segretario dei Giovani Democratici di Brindisi), di rappresentare la nostra Provincia in questo importante appuntamento formativo.

È stato Walter Veltroni a tenere la lezione di apertura del primo dei cinque incontri. Sono seguiti gli interventi di Gianni Cuperlo, del Ministro Pier Carlo Padoan, di Pierluigi Castagnetti, del sociologo Alberto Melloni, di Livia Turco e, infine, del Premier Matteo Renzi.

Si è discusso ampiamente, confrontando idee e posizioni, circa la politica economica del Governo, la riforma costituzionale, l’immigrazione, l’ Europa, il rapporto Stato-Chiesa, il welfare, le unioni civili.

Ma si è anche parlato di “politica in senso stretto”, della funzione dei partiti nella società moderna, evidenziandone le criticità ed offrendo spunti di riflessione, nonché dei motivi che spingono all’impegno politico una giovane generazione.

In definitiva, è stata una straordinaria opportunità di incontro tra giovani militanti e amministratori provenienti da ogni parte di Italia, ed i più autorevoli esponenti nazionali del PD e del Governo.

Spiace constatare come alcune testate giornalistiche abbiano denigratoriamente definito questa splendida iniziativa una scuola di selfie ed hashtag, di giovani devoti al sovrano.

Credo, e lo rivendico con forza, che l’iniziativa assunta dal Partito Democratico sia assolutamente mirabile e che la numerosa partecipazione rappresenti un punto di partenza per la costruzione di una vera classe dirigente democratica, caratterizzata da una passione e da un senso di appartenenza sempre meno comune nel personale politico di oggi.

In un contesto nel quale balzano quotidianamente all’onore delle cronache storie di tesseramenti gonfiati da trasformismi diffusi, di primarie inquinate da partecipazioni sospette e, in generale, di una politica sempre meno immune ad episodi di illegalità e corrutela, il fatto che tanti giovani dedichino parte del loro tempo per incontrarsi e parlare di politica la trovo una cosa meravigliosa. Rappresenta, davvero, la migliore risposta che il Partito Democratico potesse offrire all’imbarbarimento e all’impoverimento della discussione politica nel nostro Paese.

E non fa niente se poi, una volta rientrati nelle rispettive federazioni e sezioni di appartenenza, dovremo scontrarci con il trasformismo dei signorotti locali o con i tesseramenti gonfiati ad arte prima dei congressi.

Dimostreremo che ideali, conoscenza e passione sono più forti di qualsiasi degenerazione della politica e che non vogliamo solo essere giovani, vogliamo anche essere competenti e preparati.

​​​​​​Fabio Giorgino – Direnzione provinciale Partito Democratico di Brindisi