Il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Epifani, risponde alle dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ostuni, Paolo Pinna, sull’impianto di sollevamento del Pilone.
Di seguito la nota del consigliere regionale.
«A dispetto di quello che leggo sui giornali la realizzazione della rete fognaria presso la località marina di Pilone (Ostuni) risulta completamente finanziata e per questo è già in fase di procedura di gara. Temo pertanto che la variante proposta dall’amministrazione comunale ostunese all’Acquedotto pugliese rischi di far perdere ulteriore tempo ma anche i finanziamenti disponibili per un’infrastruttura attesa da tempo». Lo ha dichiarato il consigliere regionale Pd, Giovanni Epifani.
Ha spiegato Epifani: «Allarmato dalle dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici di Ostuni, Paolo Pinna, sulla mancanza del finanziamento a copertura della rete fognaria con impianto di sollevamento al Pilone mi sono rivolto all’amministratore unico dell’Aqp, Nicola Costantino, il quale ha smentito la notizia. L’opera risulta totalmente finanziata per 1.946.183 e le somme che ancora mancavano sono state integrate dalla Regione nel mese di novembre. Motivo per cui Aqp ha pubblicato il bando di gara il 17 dicembre 2014 (con scadenza 16 gennaio) per la realizzazione dell’opera. Costantino mi ha però riferito che pochi giorni dopo (il 23 dicembre) Aqp ha ricevuto dal Comune di Ostuni una variante al progetto già esistente proposta dal consorzio dei residenti del Pilone. Considerato che l’opera è già in fase di procedura di gara e che i finanziamenti non saranno disponibili in eterno, la presentazione di questo nuovo progetto è una responsabilità importante di cui il Comune d Ostuni deve farsi carico perché, nel caso Aqp accogliesse l’istanza, si rinvierebbe nuovamente la realizzazione di un’opera attesa da anni e ora totalmente finanziata che consentirà di collegare gli immobili della località turistica alla rete fognaria per creare finalmente un ambiente igienico sanitario a norma. Con questa nuova variante (che a mio parere Aqp non accoglierà) temo che verrà posticipata per l’ennesima volta la realizzazione di questo impianto, protagonista di una storia infinita. Una storia che parte anni fa con la precedente amministrazione di Ostuni, la quale si era attivata affinché l’opera fosse realizzata e finanziata. Per un contenzioso sull’ubicazione dell’impianto di sollevamento (che non è un depuratore!) della rete fognaria, la vicenda era poi finita al Tar e si era conclusa con la vittoria del Comune e dell’Aqp che aveva deciso di costituirsi assieme all’amministrazione. Quando il contenzioso invece è arrivato in appello al Consiglio di Stato la nuova amministrazione ha deciso di non costituirsi più assieme ad Aqp e oggi con la presentazione di questa nuova istanza dimostra di volere continuare a percorrere una strada differente, rischiando di far perdere i finanziamenti e di bloccare la realizzazione a pochi metri dal traguardo».