Riceviamo e Pubblichiamo
Mi corre l’obbligo di replicare al comunicato diramato nella giornata di oggi da alcuni iscritti al Pd, il quale imputerebbe al sottoscritto di aver indirizzato nei loro confronti insulti ed offese. Purtroppo, con buona pace di questi simulatori dell’insulto subito, mi sembra che non ci possa essere niente di più inveritiero, ed il fatto che gli stessi abbiano preferito alzare la polvere, piuttosto che prendere una posizione netta sulla vicenda di merito posta all’attenzione dell’opinione pubblica, è sintomatico di come la mia critica abbia colto nel segno. Il sottoscritto, infatti, si è solo limitato a constatare con amarezza nel corso del proprio intervento, sia in Consiglio che sul web, che vi è, purtroppo, all’interno del Partito Democratico, un gruppo di iscritti, firmatari del predetto comunicato, che non brillano certo per lealtà e coerenza, e praticano da tempo immemore, oramai, la peggiore delle espressioni della politica, fatta di ipocrisie e retropensieri, peraltro, spesso finalizzate ad ottenere la tanto agognata visibilità. Di costoro, oltretutto, non arriva alcuna parola che smentisca quanto affermato dal sottoscritto, non un cenno chiarificatore sulla posizione politica assunta, non una parola a sostegno della smarrita unità del centrosinistra, ma la conferma, invece, dell’ambiguità e della camaleonticità che li ha sempre contraddistinti e che da sempre ostacola i propositi unitari del centrosinistra ostunese. Ebbene, il sottoscritto è orgoglioso di annoverarsi tra coloro i quali disdegnano questo tipo di approccio, vecchio e superato, alla cura dell’interesse comune, essendo convinto che il proprio dovere sia quello di occuparsi dei problemi della città e della gente attraverso il sacrificio e la dedizione, non avendo quale ultimo fine quello di essere irradiato dai riflettori della ribalta o di sventolare sempre e comunque la bandiera di un civismo spesso vuoto e di facciata. Oggi preme più che mai riappropriarsi dell’ autenticità, della passione per le cose che si fanno, mettere al servizio della cittadinanza e della politica uno spirito di servizio serio e leale, senza infingimenti di sorta, essendo pronti a sacrificare il proprio ego nella prospettiva del raggiungimento di obiettivi comuni. Ho ancora in mente l’immagine di un ragazzo che in campagna elettorale era al fianco di Nicola Santoro e non perdeva occasione di mostrare adesione e partecipazione ad un’idea e ad uno schieramento. Oggi, a distanza di pochi giorni, ripensare a quei momenti, appare surreale…