Giuseppe Tanzarella: “La verità è che questa legislatura è stata una delle peggiori sotto tutti i punti di vista, sia politico che amministrativo“.
Abbiamo ascoltato con grande attenzione l’intervista rilasciata dal sindaco Coppola all’indomani delle dichiarazioni provenienti dalle varie forze politiche che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale di cinque anni fa e che, oggi, ormai, sembrano aver accantonato qualsiasi proposito di riconsiderarlo nuovamente quale leader di eventuali coalizioni in vista delle prossime amministrative.
Non può dirsi che il Sindaco, intervenendo per fare chiarezza, non sia riuscito nel suo intento. Egli, infatti, non ha fatto altro che confermare l’atteggiamento politico che lo ha contraddistinto nel corso dell’intera legislatura. Un contegno connotato da una spasmodica e disperata ricerca della preservazionedell’esistente, e, cioè, della propria carica istituzionale, in discussione per l’anatra zoppa, prima, ed a causa della fine del sostegno da parte delle sue truppe, oggi.
La conservazione della carica di Sindaco è stata, appunto, l’unica ragione sociale della sua legislatura, nella quale egli è riuscito a fare e ad affermare tutto il contrario di tutto, cambiando giunte e schieramenti con una facilità imbarazzante, ma, cosa ancor più desolante, attraverso la defenestrazione dei suoi sostenitori, in favore di forze politiche e protagonisti che in campagna elettorale avevano sostenuto con apparente convinzione un progetto antagonista al proprio.
Del resto la legislatura è stata contrassegnata da tutto, fuorchè da quella lealtà, trasparenza e legalità che lo stesso si fregia quotidianamente, a parole, di incarnare. Gli esempi sono tanti e tutti noti, e non vi sarebbe spazio per richiamarli nuovamente in queste poche righe.
La verità è che questa legislatura è stata una delle peggiori sotto tutti i punti di vista, sia politico che amministrativo. Lavoro, ambiente, attività produttive, urbanistica, servizi sociali, sono stati i settori nei quali la progettualità e la visione lungimirante hanno lasciato spazio all’improvvisazione ed all’esigenza di accontentare il consigliere di turno, magari a fronte del suo sostegno in Consiglio quale ricompensa.
Lo stato in cui versa il paese ci preoccupa seriamente, e le scelte di questa amministrazione si rivelano miopi e perniciose per la collettività. La scelta di arroccarsi dietro il successo elettorale è una scusa oramai inefficace, oggi, piuttosto che elemosinare una ricandidatura, il Sindaco, dovrebbe prendere atto del proprio fallimento politico.
Da par nostro, quale forza di opposizione, siamo convinti di essere stati coerenti, prima di tutto con noi stessi e, in secondo luogo, con gli elettori, esercitando le funzioni che i cittadini ci avevano assegnato nel corso delle elezioni e che, a partire dall’immediatofuturo, saranno le motivazioni da cui muoveremo per rappresentare un’attendibile e credibile opportunità per il governo della città dopo questo periodo buio da lasciarci quanto prima alle spalle.