Il Partito Democratico interviene dopo la perdita del finanziamento per il progetto di Rigenerazione Urbana da parte dell’amministrazione comune di Ostuni.
Di seguito il comunicato stampa
La perdita del finanziamento per il progetto di Rigenerazione Urbana presentato dal Comune di Ostuni è solo l’ultimo degli obiettivi mancati dall’Amministrazione Coppola. Incomprensibili ci appaiono le insinuazioni dell’Amministrazione circa il corretto operato dei tecnici regionali. Siamo alle solite, gli insuccessi e le inadempienze dell’Amministrazione Coppola sono da attribuire sempre a responsabilità altrui: la cattiva gestione delle precedenti Amministrazioni ad Ostuni ed altrove il complotto messo in atto dagli altri Enti.
In questo caso il Governo Regionale per mano dei suoi tecnici “distratti” non avrebbe adeguatamente valutato il progetto presentato dal Comune di Ostuni. Altresì paradossale appare la soddisfazione per essere entrati in graduatoria al 68° posto su 83 ammessi (ci mancava solo che per una procedura sbagliata fossimo tra i sei comuni esclusi). Insomma l’importante non è vincere ma partecipare. Quindi pazienza che non avremo un soldo per la Rigenerazione Urbana perché finanzieranno i primi 25/30 Comuni (prima di noi ce ne sono solo 67) ma abbiamo la soddisfazione di essere entrati in graduatoria. Ciò rappresenta l’esaltazione della mediocrità di chi, privo di prospettiva e visione della città, non ha nemmeno la consapevolezza che attraverso scelte e valutazioni sbagliate ha gettato alle ortiche la possibilità di ottenere soldi pubblici per riqualificare parti importanti del nostro territorio.
Così dopo l’incredibile episodio della restituzione dei finanziamenti per la scuola “Aldo Moro” assistiamo amareggiati alla perdita di un’altra occasione importante di crescita. In un colpo solo sono riusciti a dimostrare, a fronte della disponibilità di soldi pubblici, l’incapacità di ottenere finanziamenti e di saperli spendere per migliorare la qualità della vita e dei servizi dei nostri concittadini.
L’obiettivo primario infatti di tale procedura era la promozione e l’incentivazione della rigenerazione di parti di città finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali dei cittadini. Requisito pienamente soddisfatto dal Documento di Rigenerazione Urbana approvato dalla precedente Giunta. Successivamente a tale approvazione e certamente prima della presentazione in Regione, si sarebbe dovuta aprire una discussione in città circa il progetto/strategia da candidare al finanziamento che potesse consentire il rispetto dei suddetti requisiti socio-economici previsti dal bando.
Ci saremmo magari trovati a discutere con tutti i cittadini, le Associazioni e le imprese della possibilità di realizzare un intervento qualificante in area periferica, ad esempio il recupero di un’area che favorisse l’inclusione sociale e l’aggregazione giovanile; oppure parlare della riqualificazione di un viale commerciale strategico quale viale Pola con le relative aree limitrofe piuttosto che della definitiva sistemazione del centro storico, di piazza della Libertà o di un’area ottocentesca. Della necessità di definire un nuovo sistema integrato di viabilità e parcheggi per queste aree.
Avremmo potuto confrontarci circa la valorizzazione del sistema costiero, ad esempio semplicemente dotandolo di acqua e fogna, o del sistema abitativo-produttivo delle contrade di un territorio tanto vasto quanto quello del comune di Ostuni. Insomma l’Amministrazione Coppola avrebbe dovuto organizzare una seria di incontri che garantissero la più ampia partecipazione possibile su temi tanto importanti per lo sviluppo del nostro territorio. Nulla di tutto ciò è stato fatto.
Al contrario hanno deciso in totale autonomia di presentare un progetto che si è dimostrato non avere i requisiti necessari per ottenere il finanziamento, stante un secondo dopo il risultato negativo paventare l’ipotesi di sbagli o complotti. Probabilmente hanno confuso la riqualificazione di un bene e delle relative aree limitrofe con la rigenerazione di porzioni importanti di territorio in grado di innescare quell’effetto volano per pubblico e privato che potesse consentire il miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali dei cittadini.
Hanno creduto che un intervento sul Castello (vi erano altre possibilità di finanziamento) potesse rappresentare un rilancio per l’area portuale non comprendendo che la rinascita di Villanova passa esclusivamente dalla realizzazione di un opera pubblica di riqualificazione del porto. Che dire inoltre dell’assoluto silenzio circa la Variante di Adeguamento del Prg al Putt/p o del rischio concreto di Commissariamento per il Piano delle Coste. Quali iniziative ha intrapreso fino ad ora l’Amministrazione Coppola? Sarebbe utile saperlo fosse anche per denunciare l’inerzia e l’inadempienza della Regione o per scongiurare quanto già in atto in altri comuni.
Ed intanto il tempo passa, un’altra stagione estiva è alle porte e la nostra Città continua a perdere occasioni e terreno rispetto a realtà limitrofe. A questo punto sarebbe forse più semplice rigenerare l’attuale Amministrazione.