Emergenza continua nell’ospedale di Ostuni, ad iniziare dalla cronica assenza di personale che sta limitando l’offerta sanitaria.
«Le criticità sono tante ad iniziare da una carenza di personale: c’è bisogno di assumere nuovi medici, perché i diversi pensionamenti non sono mai stati sostituiti. C’è l’annoso problema del pronto soccorso, a cui si è aggiunta anche la vertenza riguardante il laboratorio analisi, che dovrebbe funzionare solo metà giornata, con un messo che il pomeriggio dovrebbe portare le analisi a Brindisi: ci sembra una cosa abbastanza difficile – dichiara Vittorio Zizza senatore di Noi Con l’italia – e che non va certo a garantire una qualità dell’offerta sanitaria verso l’intera comunità che si rivolge a questo ospedale». Il parlamentare brindisino assicura che la sua area politica continuerà a monitorare quanto accadrà nel prossimo futuro in merito alle scelte che saranno prese per l’ospedale della Città bianca. «Ci sono stati diversi investimenti per quanto riguarda l’ospedale di Ostuni: il nostro impegno sarà quello di tenere alta l’attenzione, perché la Asl nell’ambito della sua pianificazione, possa garantirci – conclude Zizza – una qualità di servizi di alto livello».
Dal Partito Democratico della Città bianca il segretario Fabio Giorgino invita Asl di Brindisi e regione Puglia a rimediare ai problemi che si manifestano quotidianamente. «Non vi è corrispondenza tra le parole e i fatti ed ormai la situazione dell’ospedale di Ostuni ed in generale della sanità brindisina è a dir poco sconcertante. Bisogna, senza nessun ulteriore indugio o ritardo, spostare il pronto soccorso nei nuovi locali e ultimare, con estrema velocità, la nuova ala dell’ospedale. Contemporaneamente bisogna attivare i concorsi o le mobilità per l’assunzione dei medici e personale sanitario». Giorgino, in tema di sanità, chiede chiarezza per il futuro della provincia di Brindisi. «Bisogna garantire, al pari degli altri territori della regione, il diritto alla salute anche in questa parte del territorio regionale e provinciale. Le rassicurazione giunte dalla Direzione Generale finora non hanno trovato riscontro nei fatti. Riteniamo, pur nella piena consapevolezza delle difficoltà, che sia terminato il tempo dei proclami e che servano iniziative concrete ed immediate».
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