Anche il candidato sindaco dei Cinque Stelle Domenico Pecere interviene in merito al regolamento degli spazi di occupazioni pubblico, ed al regolamento oggetto di approvazione tra i vari enti in questi giorni.
«La questione dei dehors è figlia dei capricci e della miopia della vecchia politica ostunese che non è stata in grado di avere un quadro d’insieme e una visione a lungo termine delle esigenze della città. Si sono affrontati i problemi sempre in emergenza – attacca Pecere- proponendo soluzioni provvisorie e improvvisate che si sono rivelate inadeguate, ripercuotendosi su noi cittadini, penalizzando le attività commerciali e l’economia locale tutta».
Valutazioni del candidato dei Cinque Stelle anche di carattere politico. «A soli 3 mesi dalle elezioni è stata irresponsabilmente mandata a casa una giunta, con la stagione turistica alle porte. Ora è semplice strumentalizzare il problema in campagna elettorale, ma il nostro centro storico resta letteralmente paralizzato a inizio stagione. E’ giunto il momento di avere una visione lungimirante della Città attraverso la redazione di un regolamento generale per la tutela del decoro rrbano che noi abbiamo già ben chiaro e quasi ultimato». Intanto, però, il rappresentante dei Cinque Stelle ipotizza un ristoro, come supporto alle attività in questa fase di cambiamenti.
«Ad oggi è necessario destinare incentivi ai commercianti affinché possano adeguarsi in maniera uniforme al regolamento vigente. Solo così possiamo risolvere definitivamente il problema tutelando il lavoro dei nostri commercianti che sono il motore dell’economia ostunese». Provvedimento oggetto di valutazioni anche da parte delle associazioni di categoria.
«In riferimento alla delibera n° 53 del 9 aprile 2019 con la quale è stato approvato il regolamento comunale per l’occupazione di suolo pubblico per spazi esterni, sulla scorta del fatto che è stato proposto un piano che, di fatto, stravolge completamente quello dello scorso anno, mi sento di sollecitarla a mantenere lo status quo dello scorso anno in modo che si possa partire in maniera definitiva con la stagione estiva e poi dare mandato alla nuova amministrazione di fare le valutazioni opportune» si legge in una nota scritta dal presidente Fenailp Brindisi, Cosimo Lubes, ed indirizzata al Commissario Prefettizio del Comune di Ostuni, dott.ssa Rosa Maria Padovano.
«Volevo, altresì, fare presente che, a nome della federazione, proponiamo una conferenza di servizi per discutere, con tutti gli organi competenti e interessati, su come procedere per le nuove autorizzazioni anche perché, allo stato attuale, i commercianti sono in preda alla confusione più totale, non potendo ancora presentare nessuna domanda e avendo ormai alle porte la Pasqua. Non riteniamo giusto che gli operatori commerciali debbano stravolgere e modificare gli arredi in poco meno di una settimana, con conseguente esborso di denaro con la prospettiva che lo stesso piano non sia quello definitivo e che la prossima amministrazione possa nuovamente modificare. Per questo – conclude Cosimo Lubes- chiediamo di valutare la possibilità di concedere una proroga, almeno per questa stagione estiva, in modo da dare il tempo necessario all’adeguamento richiesto».
Preoccupazioni sul fronte occupazionale anche da diversi titolari di attività della Piazza e delle aree adiacenti, per via delle possibili nuove norme. «In attesa del regolamento, almeno per il ponte lungo di Pasqua e 25 aprile si autorizzi in proroga il vecchio, per il quale abbiamo tutte le autorizzazioni». Adriano Zaccaria, titolare di un’attività in piazza, avanza questa proposta temporanea.
Ad attaccare il piano degli spazi pubblici anche il neo proprietario del Casbah Donato Spalluto: «Sono tra i più danneggiati dell’interno centro storico: io che faccio impresa da 27 anni in piazza. Mi è stato concesso uno spazio davvero irrisorio. Mi viene contestata la presunta “visibilità conica”: la piazza di Ostuni è tutta disconessa, quindi il vincolo varrebbe per tutti.
Invece ad essere danneggiati siamo io e pochi altri: stiamo pagando per tutte le autorizzazioni concesse in passato, date a locali che non le avrebbero potute avere» – conclude Donato Spalluto del Casbah.
«Sarò costretto ad impiegare un numero di personale davvero minimo, con tutte queste ristrettezze. Ad essere penalizzata- spiega Nicola Saponaro della pasticceria Dolci Momenti- sarà l’intera economia cittadina, con tanti giovani che questa estate non troveranno posti di lavoro nelle varie attività».