Da più parti giungono notizie che la commissione prefettizia, che regge le sorti amministrative di Ostuni da oltre un anno, non chiederà la proroga, prevista dalla legge, per amministrare la Città e quindi, ferme restando le decisioni che saranno assunte dal Prefetto di Brindisi e dal Ministero dell’Interno, per i concittadini si prospetta il voto per eleggere i loro rappresentanti, molto probabilmente il prossimo mese di maggio.

Da un lato questo mi rallegra perché Ostuni ed i suoi abitanti non saranno amministrati con così tanta superficialità ma dall’altro si pone il problema del breve tempo a disposizione per permettere un’ampia discussione e quindi l’organizzazione delle forze da mettere in campo. Peraltro, fino a questo momento, si dibattono solo limitati e sporadici incontri tra gli attori della politica locale, senza dubbio meritevoli, che allo stato attuale sembra non riescano a trovare accordi nell’ambito dei propri gruppi politici, anche perché ciascuno di loro ritiene di vantare la candidatura di un proprio nome alla guida della Città.

Ma io dico, ci siamo resi conto cosa è accaduto a questa Città in questo periodo? Abbiamo compreso la gravità dei titoli apparsi sui quotidiani e notiziari locali, ma anche su testate giornalistiche di tiratura nazionale: L’amministrazione comunale di Ostuni sciolta per infiltrazione mafiosa. Immaginate quali e quanti commenti sono stati espressi oltre i nostri confini, anche da persone di mia conoscenza che sono solo transitate ovvero hanno soggiornato seppure per brevi periodi nel nostro territorio?

Questi titoli ed i relativi commenti citati a me non hanno fatto piacere! Ne ho sofferto tanto! Così non mi è parso sia accaduto ai tanti politici locali, che prevalentemente hanno preferito stare in silenzio e talvolta addirittura rallegrarsi per quanto avvenuto piuttosto che con orgoglio -TUTTI COMPATTI- difendere con forza la Città ed i suoi cittadini. Io dico che non doveva accadere tutto questo, non era assolutamente giusto per questa Città!

Per questa ragione, in questo momento difficile, mi permetto di invitare i gruppi politici locali, le libere associazioni, i professionisti, gli imprenditori e commercianti in genere e tutte le persone animate da buona volontà ad uscire allo scoperto, con entusiasmo e partecipazione, affinché la ‘Città bianca’, possa riprendere il suo ruolo di regina di Puglia, che in questi tanti anni per varie ragioni, anche connesse alla gestione amministrativa della Città, è andato perduto.

È necessario adesso costruire insieme su questa “rovina”, una nuova immagine totalmente specchiata della Città, libera da condizionamenti pregiudizievoli, tutti visibilmente animati da grande responsabilità, buon senso, legalità, umiltà e, soprattutto, mi permetto di dire tanto cuore e, certamente, di sicuro privi di arroganza, nel rispetto del bene collettivo evitando di ritenere il Palazzo di Città una risorsa personale.

Da ostunese dico che questo “disonore” potrà essere cancellato solo con un lavoro duro, onesto, serio e atto a fare solo ed esclusivamente gli interessi collettivi mettendo da parte quelli personali.

Personalmente ritengo che sia il momento in cui le donne e gli uomini di buona volontà di questa Città escano allo scoperto e facciano sentire la loro voce; che le compagini politiche cittadine si spoglino dei loro simboli superando i confini delle proprie idee, mettendo da parte screzi e magari vecchi rancori, che non portano a nulla di buono e, animati da un solo grande entusiasmo e un’unica passione, con tanto CUORE e slancio mettano in campo una compagine amministrativa di salute pubblica per la Città.

Un impegno immediato per l’ospedale, da molto tempo trascurato, un piano che possa rilanciare il turismo, non solo durante il periodo estivo, da cui possa derivare lavoro per tutti, un impegno per contrastare la xylella e tutelare la Piana degli ulivi millenari e le tante persone che si dedicano e vivono di agricoltura, un piano per la viabilità e la programmazione di parcheggi, un impegno concreto per tutte le nostre contrade densamente abitate tutto l’anno. Insomma una programmazione per il futuro diversa da quella messa in atto fino a questo momento, che ha visto questa Città balzare alle cronache non per episodi virtuosi ma per eventi molto spesso negativi e sgradevoli. La città non può essere e non deve essere quella che in questo momento viene raccontata.

Non si può essere indifferenti in questo momento. È necessario quindi mettere la faccia e urlare a gran voce che Ostuni non è una Città di mafia, che gli ostunesi prendono le distanze dai fenomeni mafiosi, che vogliono riemergere e si oppongono al ricatto ed agli interessi legati al malaffare. Questo è il momento di manifestarsi e di fare fronte comune contro coloro che in maniera subdola hanno fatto piombare nel baratro questa comunità. Gli ostunesi e la Città non lo meritavano e non lo meritano.

In questo momento chiunque pensa di decantare solo i propri pregi e valori personali mettendo da parte il bene comune, va tenuto fuori, anzi a debita distanza.

È opportuno quindi andare oltre le lamentale ed i personalismi immaginando cosa può diventare un Paese con potenzialità altissime e che nel prossimo futuro può diventare viva e accogliente 365 giorni l’anno, presentandosi pulita, socialmente e culturalmente attiva, in cui le opere artistiche siano valorizzate ed i paesaggi ed il territorio tutelato. Una Città in cui sia promossa la legalità e sia contrastata ogni forma di criminalità.

Ritengo sia opportuno evidenziare che solo impegnandosi compatti con il CUORE per la Città si può costruire per il bene comune.

Solo se Ostuni avrà un CUORE GRANDE sarà possibile concepire la Città che vogliamo e desideriamo per le nostre future generazioni.

Mi permetto di concludere con una frase di Martin Luther King: ‘…Può darsi che non siete responsabili per la situazione in cui Vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla’. Generale CC. Dr. Enzo GRECO


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