Rimodulare gli attuali servizi e garantire i livelli occupazionali: queste alcune delle prospettive a medio termine per il Pinto-Cerasino di Ostuni, emerse durante il consiglio comunale di ieri. Resta, però, una situazione di incertezza sul futuro del centro e degli operatori. Dal dibattito in assise è stata evidenziata anche la difficoltà dal punto di vista procedurale affinché regione Puglia e Asl di Brindisi riconoscano l’intero o parte del pregresso, di cui la cooperativa “Orizzonti” che gestisce la struttura, ritiene di essere creditrice nei confronti dei due enti.

Un diniego da parte delle due istituzioni, nel riconoscere le prestazioni fornite in passato ed oggi dal centro agli anziani, che nascerebbe dal mancato accreditamento e dall’assenza di contrattualizzazione della struttura della Città bianca agli organi preposti. Non ci sarebbe, così la possibilità di una transazione: questo impedirebbe, agli operatori del Pinto- Cerasino di poter recuperare gran parte degli stipendi arretrati. Il consiglio comunale di ieri, intanto, ha confermato la volontà unanime di maggioranza e opposizione di individuare una soluzione che possa mantenere in vita la Rssa. Votato all’unanimità un ordine del giorno che impegna l’amministrazione a continuare nelle trattative con gli enti interessati a risolvere la grave vertenza.

Da un confronto avuto in regione nei giorni scorsi, sarebbe emersa la possibilità di un aumento dell’indice dei posti letto, da 7,5 a 9 per ogni diecimila abitanti. Questo potrebbe far si che al Pinto-Cerasino possano essere riconosciuti dai 20 ai 30 pazienti contrattualizzati, anziché gli attuali 11. «Dobbiamo combattere per mantenere in vita questa Rssa. E continueremo a seguire le disposizioni attuative della legge regionale che amplia il numero dei posti letto. Nell’incontro con la regione è emerso, anche,  che essendo il Pinto-Cerasino una delle poche strutture pubbliche, si riuscirà probabilmente ad avere precedenza nell’assegnazione dei posti: in sostanza – spiega l’assessore ai servizi sociali Antonella Palmisano- sarà inserito un riconoscimento in più perché è di proprietà comunale».

L’amministrazione ha annunciato che sono in fase di valutazione i possibili scenari per il futuro. «Auspichiamo che entro tre mesi possa le disposizioni previste nella legge possano essere attuate. Con il contratto di appalto in scadenza a giugno, inoltre, occorre capire se ci sono le condizioni per cui la cooperativa Orizzonti potrà proseguire nel fornire questi servizi e continuare la gestione. Tutto ciò – spiega Antonella Palmisano- partendo dal presupposto che uno dei primi obiettivi dovrà essere quello di rimodulare la struttura. E’ da tutti riconosciuto, comunque, l’eccellente lavoro portato avanti dalla cooperativa Orizzonti nonostante le difficoltà quotidiane». Relatore dell’ordine del giorno discusso in consiglio, e votato da maggioranza e opposizione, il capogruppo del partito socialista italiano Giuseppe Tanzarella. «Siamo di fronte ad una situazione drammatica: Regione e Asl non sono state benevole nei confronti del nostro territorio, ad iniziare dal numeri di posti letto nella nostra provincia, mortificata rispetto alle altre. Dato che il contratto in appalto è in scadenza, unitamente all’attività diplomatica, occorrerebbe da parte dell’amministrazione- spiega Tanzarella- tutelare la forza lavoro, affinché non subisca drastici ridimensionamenti tutto il personale oggi impegnato».

Durante l’assise di ieri, intanto, è stato ratificato tra i banchi dell’opposizione, l’avvicidendamento tra Rosa Santoro, al suo primo consiglio, al posto del dimissionario Vincenzo Palmisano, nella lista civica Ostuni che Lavora”

Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia 


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