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Consiglio comunale ad alta tensione nella Città bianca tra scontri verbali, contasti procedurali sui regolamenti. Aula piena fino al quarto punto: poi non c’è condivisione sul rinvio di alcuni argomenti.

Angelo Pomes

Tutti i consiglieri di opposizione abbandonano l’aula. Il centrodestra ritiene ancora esistenti le condizioni per andare avanti e procede ad approvare le delibere, pur in assenza dei rappresentanti del centrosinistra . E’ stato il Pd, tramite il capogruppo Angelo Pomes, il primo partito a sollevare dubbi di natura sostanziale e formale sulla svolgimento della seduta consiliare. «Abbiamo fatto mettere a verbale l’illegittimità della seduta e proporremo ricorso per l’annullamento delle deliberazioni. C’è un aspetto di natura formale e di illegittimità dietro la convocazione di questo consiglio comunale. La convocazione ad ogni singolo consigliere della seduta di ieri non ha rispettato il dettato del regolamento sul funzionamento che prevede il termine di 5 giorni liberi entro il quale la convocazione deve giungere ai consiglieri proprio per consentire agli stessi di poter studiare e approfondire gli argomenti. Noi abbiamo fatto presente tale circostanza, chiedendo di rinviare ad una prossima seduta per consentire di sanare questo vulnus procedimentale, anche perché erano argomenti procrastinabili».

Giuseppe Tanzarella

Così dall’area socialista il consigliere comunale Giuseppe Tanzarella, che aggiunge. «In qualità di neo presidente della commissione servizi sociali, che si è insediata appena lunedì, ho chiesto e trovato condivisione dal Pd e dal centrodestra per un rinvio della discussione, per dare la possibilità ai componenti della stessa di affrontare la problematica e formula una proposta concreta da portare in consiglio comunale, per poi trasferire alla Regione, con l’obiettivo di individuare una risoluzione per la grave vertenza».

Al termine del consiglio le parole del sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola ai microfoni di OstuniNotizie.it

Giuseppe Bagnulo

Dalla maggioranza intervengono Giuseppe Bagnulo di Puglia Popolare e Giuseppe Francioso Direzione Italia. «Siamo rimasti sorpresi dal problema sollevato dal Pd, nonostante avessero partecipato alla conferenza dei capigruppo e contribuito con noi alla convocazione del consiglio: solo ieri hanno scoperto che non erano trascorsi i cinque giorni. Evidentemente volevano utilizzare strumentalmente questa occasione. Noi siamo andati avanti; loro, invece, non hanno votato delibere pur avendo partecipato nelle commissioni, e che scadevano, come il distretto urbano del commercio, vagliata da maggioranza e opposizione. Amarezza anche per la non modifica dello statuto del Forum della società civile, per la consulta dei giovani». Così il fittiano Francioso.

Giuseppe Francioso

Giuseppe Bagnulo, invece, afferma. «La situazione ci è sembrata inverosimile: prima ci è stato chiesto di anticipare l’ordine di discussione, poi il ritiro. Si trattava di argomenti importanti con il confronto nelle varie commissioni già avvenuta, e tra l’altro provvedimenti che provenivano da ulteriori rinvii del giugno 2017. E’ stata sollevata irregolarità tecnica del consiglio comunale: ritengo però che la stessa presenza dei consiglieri possa sana un eventuale ritardo della convocazione. Noi non vogliamo un muro contro muro: qualcuno invece vuole solo farsi propaganda e campagna elettorale».

Le dichiarazioni