Oltre sette ore di dibattito. Aspro. Tra accuse e tensioni. È terminato ieri dopo le 24 il Consiglio comunale di Ostuni. La maggioranza tiene ed approva le delibere. Restano ancora le distanze con Fratelli D’Italia. Il gruppo si presenta nell’assise cittadina: tre volte però si astiene.
«La nostra è una posizione critica ma allo stesso tempo costruttiva. Stiamo dando seguito a quello che avevamo detto in Consiglio, valuteremo la nostra posizione per ogni singolo argomento, votando quelli che riterremo meritevoli e non incondizionatamente. Il nostro contributo rimane costruttivo, responsabile e propositivo, nell’esclusivo interesse della città –affermano da Fratelli D’Italia- sempre convinti che ci sia bisogno di un’accelerazione nella risoluzione dei problemi più vivi della città».
Un consiglio comunale, nella parte iniziale, con un dibattito ampio soprattutto in merito al secondo punto all’ordine del giorno, in riferimento all’approvazione “del regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico patrimoniale”. Contrari gli esponenti dell’ area socialista e Partito Democratico. «Con la delibera che si vuole approvare, se qualcuno ha violato più volte l’occupazione dello spazio pubblico, o non abbia pagato, anche attraverso l’escamotage di cambio di ragioni sociali, si rischia di far diventare un regolamento fatto per aggirare la normativa precedente.
Lo pongo a voi maggioranza questo come problema. Stessa maggioranza – ha dichiarato il consigliere comunale Domenico Tanzarella – che non ha voluto prendere in considerazione quello da più parti evidenziato sull’impianto generale, e quindi un miglioramento di questo regolamento. Solo questa era la nostra intenzione».
No anche dal Pd, con la contrarietà espressa al capogruppo Angelo Pomes: «Per i dubbi e le perplessità sollevate anche da alcuni partiti di maggioranza, sarebbe stato opportuno nell’interesse collettivo un approfondimento di questo argomento, anche per la disponibilità nel dare un contributo che abbiamo manifestato. Purtroppo questo non è avvenuto». Si convinto delle altre forze politiche del centrodestra, con il sindaco Guglielmo Cavallo che durante il dibattito ha aperto a successive modifiche, legandolo alla delibera di approvazione del regolamento, come avvenuto ieri.
Scintille tra maggioranza e opposizione, poi, dopo l’approvazione del piano di mobilità. L’opposizione esce dall’aula, il centrodestra vota le due delibere successive, tra cui l’istituzione di una commissione d’indagine in merito alla gestione del parcheggio di S.Lucia dell’estate del 2020.
«Per noi approvare questa commissione è un fatto importante. Undici anni fa fu proposta una commissione del genere, ma ci fu negata dall’allora maggioranza. Per quanto ci riguarda sarà la stessa commissione ad acquisire i documenti, che io stesso avevo già detto sono disponibili nell”amministrazione trasparente”.
Massima trasparenza – ha riferito il sindaco Guglialmo Cavallo in consiglio-anche con la successiva pubblicazione dei verbali della commissione che si insedierà. Sarà fatta chiarezza su tutto». Posizione condivisa anche dal consigliere comunale di maggioranza Ernesto Camassa: «Sono convinto che questa amministrazione non ha nulla da nascondere».
Dall’opposizione critiche però al presunto mancato coinvolgimento nella valutazione degli argomenti. «Abbiamo lasciato l’aula alle 23 con il rammarico per una gestione dei lavori sempre più irrispettosa delle nostre funzioni, tra le battute spiritose e poco eleganti a microfoni aperti di qualche libero docente che siede in giunta. In seguito – dichiara Giuseppe Tanzarella, consigliere del gruppo Avanti Ostuni- ho avuto modo di ascoltare il breve prosieguo del dibattito, provando devo essere sincero, un po’ di vergogna per lo spettacolo offerto da qualche consigliere comunale».
Critiche anche dal Pd: «Un modus operandi già visto e rivisto di chi con arroganza politica continua a chiudere ad ogni possibilità di dialogo con l’opposizione. Ed a questo si aggiunge il sarcasmo di chi ha fatto diventare il consiglio comunale il teatrino dello sbeffeggiamento e dell’ironia. Agli assessori capaci di bisbigliare ad alta voce rivolgo l’invito a mettere noi consiglieri nelle condizioni davvero di lavorare in maniera diversa. Ancora una volta infatti le commissioni – attacca il consigliere Angelo Brescia – sono state depauperate delle loro funzioni, con documenti arrivati a ridosso dei consigli comunali. Posizione condivisa anche all’interno di alcuni gruppi della stessa maggioranza. E così piani strategici per l’intera comunità ridotti ad una questione personale di pochi. Altro che coinvolgimento. E poi in consiglio la prova di forza respingendo le richieste dell’opposizione di posticipare di pochi giorni l’approvazione del piano. Questa è l’unica verità».
Contestazioni anche da Andrea Pinto (“Tanzarella per Ostuni”): «È emersa come non mai, in sede consiliare, una mancanza di coinvolgimento di tutte le forze politiche che rappresentano l’intera città. Come opposizione, in blocco, abbiamo deciso di far presente questo esempio di cattiva amministrazione, insito in un comportamento figlio di scarsa competenza e sguardo distratto alle procedure, che sicuramente non pone l’Amministrazione in una condizione di trasparenza.
Mi riferisco in particolar modo alla mancanza di coinvolgimento dei lavori delle commissioni consiliari, dalle quali, come opposizione, siamo chiamati a partecipare solo perché è risulta essere passaggio obbligato prima che ciascun argomento approdi in Consiglio Comunale. Tale condotta è come se denotasse quasi un timore da parte dell’Amministrazione».