È questo l’auspicio dell’esponente socialista. “Il calo dei partecipanti alle primarie del PD registrato nel corso degli anni (ad Ostuni si è passato dai 1700 circa del 2017 ai 463 di domenica), se letto insieme alle vittorie e ai numeri della destra nelle scorse elezioni politiche e regionali, non da spazio a tante riflessioni se non ad una: le forze alternative alla destra se vogliono essere competitivi e provare a vincere le elezioni devono andare insieme.

Mai come oggi ad Ostuni è necessario aprire un tavolo di confronto tra i partiti e i movimenti che si riconoscono nel centrosinistra, ognuno con idee, anche con le proprie legittime aspirazioni, sia personali che di gruppo, ma nella consapevolezza e con la disponibilità a fare ognuno un passo indietro per il bene di tutti, soprattutto della comunità. In democrazia contano i numeri e sebbene faccia parte di un partito e di un’area, quella civico socialista, che alle ultime comunali ha ottenuto molti più consensi degli altri partiti e delle altre liste di sinistra, nessuno oggi può ragionevolmente pensare di disporre dei voti necessari per vincere le elezioni. Quindi è essenziale che tutti siano disponibili a concordare con i propri possibili alleati il programma di governo della città e la guida di questo programma o quanto meno il metodo di scelta. E in questo senso le primarie adottate dal PD rappresentano certamente il sistema più democratico e rappresentativo.

Da questo punto di vista è stato importante ed è pienamente condivisibile l’appello all’unità lanciato dal Segretario Regionale del PD Mimmo De Santis in occasione del Congresso Regionale del Partito Socialista che ha visto l’elezione del compagno Domenico Tanzarella a Segretario del PSI pugliese. Nessuno, dal PSI alle le liste civiche della sua area, a Scelta Sociale, al PD, ai movimenti vicini al Governatore Emiliano come Con e Emiliano Sindaco di Puglia, ad Azione, alle altre liste della Sinistra, al Movimento 5 Stelle, può più permettersi di perdere altro tempo.

Le elezioni comunali, conclude Antonio Zurlo, finalmente metteranno fine al periodo di Commissariamento, e se vogliamo impedire, per la terza volta di fila, alla Destra, le cui responsabilità politiche dello scioglimento sono sotto gli occhi di tutti, di tornare ad amministrare la nostra città, occorre iniziare a lavorare il prima possibile ad un programma serio e condiviso per i prossimi cinque anni.


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