Il centrosinistra ostunese è tornato ad incontrarsi intorno ad un tavolo a distanza di quasi 10 anni per fare il punto sulle prossime elezioni Amministrative 2023: l’ultima volta fu nel 2014, quando la coalizione perse le elezioni amministrative con il candidato sindaco Nicola Santoro, facendo salire a Palazzo San Francesco il sindaco Gianfranco Coppola.
Questa sera 17 marzo 2023, gli esponenti politici locali insieme a quelli provinciali e regionali si sono ritrovati nella sede del Partito Democratico di Ostuni. Fumata nera sul candidato sindaco alle Amministrative 2023 ma dalle poche indiscrezioni trapelate, l’obiettivo resta quello di ritrovarsi nelle prossime ore per definire un eventuale accordo sia programmatico che di leadership.
Alla riunione hanno preso parte il segretario provinciale del Partito Democratico Francesco Rogoli, il coordinatore delle liste civiche del presidente Emiliano Rocco De Franchi, il segretario regionale del Partito Socialista Domenico Tanzarella e il segretario provinciale del Movimento Cinque Stelle Salvatore Giuliano, a prendere parte al tavolo dalla politica locale i movimenti civici e i socialisti, il Movimento Cinque Stelle ed il segretario del PD di Ostuni Fabio Giorgino.
La dichiarazione di Giuseppe Tanzarella
“Nel corso del primo incontro, prima di giungere alla discussione in ordine al candidato sindaco, questione che, comunque, sarà cruciale, le parti hanno inteso riflettere sulle ragioni politiche di un riavvio del dialogo finalizzato alla creazione di una nuova alleanza, che, per quanto mi riguarda, deve vedere affermata con chiarezza la posizione di alternativita’ a quel centrodestra che ha lasciato la città di Ostuni nelle condizioni in cui si trova, dando una pessima dimostrazione di amministrazione.
Questo il punto su cui il tavolo ha deciso di aggiornarsi al fine di addivenire alla redazione di un documento che, come sollecitato da tutte le parti, chiarisca la causa fondativa di una potenziale nuova alleanza. Solo dopo aver chiarito questo aspetto dirimente potrà iniziare a discutersi di candidature, partendo dal presupposto che non esistono posizioni precostituite. Per quanto ci concerne ci siamo detti disponibili a vagliare qualsiasi proposta, senza veti o preclusioni“.