Il Pepe a Roma dove nascono le palestre dell’innovazione

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Si sta svolgendo presso la sede romana della Fondazione Mondo Digitale un tavolo di lavoro promosso dal Miur per la costituzione di una rete di scuole che sperimenteranno le palestre dell’innovazione. Il Liceo scientifico Pepe partecipa dalla Puglia insieme all’ITIS Pacinotti di Taranto. I lavori hanno avuto inizio con la relazione del prof. Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, che ha lanciato la Rete delle Palestre dell’Innovazione, idea ripresa dal documento “La buona scuola” ed elaborata dalla Fondazione nel marzo 2014.

La Palestra dell’Innovazione è un luogo fisico e virtuale in cui si praticano autoconsapevolezza, creatività, imprenditorialità e innovazione a 360°: tecnologica, sociale, civica e personale. E’ un posto in cui i giovani, ma non solo, possono “attrezzarsi” per il proprio sviluppo personale e professionale, utilizzando tutte le forme di apprendimento più avanzate: dall’artigianato digitale al coding, dall’autoconsapevolezza alla realtà immersiva.  Tutto questo per educare le 5 menti per il 21° secolo, come le ha individuate lo studioso Gardner: disciplinata, etica, creativa, sintetica e rispettosa. Lo scientifico Pepe  ha già sperimentato in embrione il modello didattico della palestra dell’innovazione con la realizzazione del campus estivo “Innovation summer camp”. Con i contributi di 45 scuole di tutta l’Italia, vengono scritte a Roma le linee guida per i prossimi bandi che finanzieranno le “palestre”. Si tratta di far acquisire a ragazzi e ragazze quelle competenze chiave essenziali per il successo delle persone e della società come ad esempio la consapevolezza, il problem solving, imparare ad imparare, saper progettare, e che, secondo il rapporto della Commissione europea New Skills for new Jobs, sono irrinunciabili per affrontare il mondo del lavoro. Dopo l’incontro di Genova e la nascita della rete nazionale “Avanguardie educative”, la Puglia con la rete delle “palestre” si conferma una delle regioni più vivaci e creative sull’innovazione didattica in Italia.