Debora Caprioglio
Debora Caprioglio

E’ stato presentato presso la “Casa della Musica” ad Ostuni il libro “Nel cuore delle case” della psicoterapeuta Donatella Caprioglio. Si tratta di un viaggio itinerante tra case e spazi mentali. L’autrice si chiede e spiega “come e perché scegliamo le nostre abitazioni”. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Ostuni, dall’ associazione “Idea Carovigno” e dall’ azienda Gea. Sono intervenuti il sindaco Gianfranco Coppola e Adolfo Gemma per la Gea. L’autrice ha conversato con Ettore Catalano, nuovo direttore onorario della biblioteca “Francesco Trinchera” di Ostuni. di quanto il nostro abitare sia legato alla nostra interiorità e di quanto il nostro percorso abitativo sia un percorso di costruzione della nostra personalità. Il bisogno di ripararsi è innato nell’uomo e lo si osserva fin dalla primissima infanzia nella consuetudine che hanno i bambini col nascondersi sotto i tavoli, i letti, le sedie. Il nostro primo riparo, la nostra prima casa è il ventre materno e per tutta la vita ricerchiamo un luogo dell’accoglienza che ci regali benessere e sicurezza. «Costruire o ristrutturare una casa è come proporre una cura ,ci sono persone che vivono bene ovunque e persone che hanno bisogno delle case per vivere bene», per questo, «un architetto è colui che aiuta a divenire una persona perché questa si ritrovi nel suo immaginario». Gli oggetti hanno una rappresentazione simbolica, bisognerebbe mostrarsi meno ed essere di più. La cucina e soprattutto il bagno, la stanza più terapeutica della casa, sono molto importanti. La casa deve essere una condivisione tra mondo esterno e interno, abitare una casa significa abitarsi ed è una cosa totalmente diversa dal costruirla; può essere un’occasione per conoscere se stessi”.

Donatella Caprioglio è stata intervistata da Angela Anglani