Foto Copertina Ostuni Notizie wide scaled
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Lunedì 19 Luglio 2021, il cocktail bar Hanky Panky, sito nel centro storico di Ostuni in Via Giosuè Pinto 4, presenta una nuova drink list e un video racconto ispirato dall’album The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, narrazione sull’esistenza umana.

Durante la serata, che inizierà alle ore 20:00 e sarà aperta a tutti, verrà presentata la drink list, introdotta dalla proiezione di un video e composta da sette diversi cocktail, caratterizzati ognuno da un colore e da un richiamo ad uno dei brani presenti nell’album. Dal cocktail Bianco “Breathe”, respira, simbolo della purezza e della nascita, si passa all’Arancione “Run”, corri, simbolo dell’energia e di ogni nuova alba. Segue il Giallo Time, raffigurazione del tempo e colore stimolante dell’attività mentale. Ancora il Verde “Money”, richiamo al denaro, al potere, e al narcisismo dell’avidità. Questo introduce il Blu “Us and them”, che parla di conflitti e lotte, di guerra, e della differenza che non dovrebbe esserci tra noi e gli altri, tra noi e i più deboli. Un colore al centro del progetto per il suo richiamo all’armonia. Armonia che introduce il Rosso “Brain Damage”, simbolo di passione, amore, adrenalina, e libertà di essere ciò che si vuole essere. La drink list si chiude con il Viola “Eclipse”, riassunto di ogni vita possibile, colore caldo e freddo insieme, sintesi finale di tutto l’avvenuto in una vita, ma ancora trampolino verso l’ignoto.

Da un’idea di Luca Epifani, proprietario del Cocktail Bar, dell’Art Director Giorgia Iaia e dei Filmmaker Claudio Palma e Giuseppe Velardi, ne è nato un video narrativo che usa la metafora visuale per farsi portavoce ora della difesa delle minoranze, poi della lotta agli stereotipi, in poche parole affermazione della difesa dei diritti umani in quanti tali. In un momento storicamente connotato dal dibattito politico sociale per la salvaguardia delle libertà individuali, questo video è stato costruito con l’intenzione di porre uno sguardo fluido, allegorico, adattabile ad interpretazioni differenti, volontariamente sviluppato in modo da lasciare libero il pensiero. Come nella drink list, e come nell’album dei Pink Floyd, ogni scena richiama un colore e una storia diversa, in un flusso continuo in cui poi tutte le storie si intrecciano, culminando l’una nell’altra.

Ma c’è più di questo, e cioè la volontà di porre uno sguardo nuovo sul mondo della notte, affinché non sia solo visto come spazio divisivo e di perdita di controllo, portatore di disagi urbani, ma come vero luogo di aggregazione sociale in cui far convivere diversi desideri, età, orientamenti sessuali, culture, e sapori legati ai drink.

Si tratta quindi di un viaggio sinestetico in cui il cocktail non è solo liquido da bere ma l’occasione di strutturare un’esperienza visiva, percettiva, e insieme di vivere un bar come un luogo di sperimentazione di sapori legati al flusso vitale. Una serata dedicata al bello, un’occasione per specchiarsi nel nuovo, e per assaggiare nuove forme d’arte da bere, in un contesto che vuole diventare avanguardia sociale.