Viene da Ostuni  e si chiama Dario Pumi. È in gara per vincere la statuetta del premio David di Donatello con “Il Filo Rosso”, sezione cortometraggi. Dario Pumi nasce a Ostuni da genitori albanesi trasferiti ai tempi nella Città Bianca quando ancora era in grembo alla madre. Trascorre il suo primo anno di vita a Ostuni senza, però avere mai l’occasione di vederla. Sin da piccolo ha avuto una forte passione per il cinema e con il tempo si innamorò del lavoro del regista grazie a registi come Spielberg, Kubrick e Burton. Si diploma all’Accademia del Cinema e della Televisione di Cinecittà in regia e tutt’ora studia Lingue Occidentali all’università Ca’ Foscari di Venezia. Lavora a produzioni proprie come regista e sceneggiatore, concorrendo ad alcuni festival, di cui odiernamente il David di Donatello per il suo ultimo cortometraggio realizzato “Il Filo Rosso” che tratta una storia d’amore e guerra. E’ finalista anche al festival Rome Web Awards per la serie web horror/fantasy di cui è sia autore che regista dal nome “Zero – The Series”: la storia di un gruppo di ragazzi sopravvissuti in un mondo post apocalittico, popolato da creature con dei super poteri. Ama il cinema più di ogni altra cosa e il suo obiettivo è Hollywood. L’unica amarezza che ha è di non aver mai potuto visitare la città in cui è nato. Ha conosciuto parecchie persone di Ostuni che gli raccontavano del fascino della città e anche i racconti dei genitori su come fosse magnifico il bianco con cui è stato edificato quel paesino l’hanno incuriosito. E’ deciso a visitare un giorno il paesino pugliese, ma soprattutto l’ospedale in cui è nato. Ha visto le foto di Ostuni e gli piacerebbe girare un cortometraggio o film nel medesimo paesino per promuoverne la bellezza e l’accoglienza con cui furono anche accolti i suoi genitori ai tempi. Chissà, magari in collaborazione con patrocini del comune stesso! Comunque un commento personale suo è stato “Essere nato in un posto che definiscono “La Città Bianca” è un vanto. Sembra come dire “Vengo dal Paradiso”. E vedendo le foto della città come il suo bianco riflette i raggi del sole, sembra davvero un posto divino”.

Di Angela Anglani