“Mare senza barriere” conquista la platea e apre ad una possibile sinergia tra i comuni di Carrara e Ostuni.
Il progetto dell’imprenditore ostunese Marco Carani, “Euphoria”, un’imbarcazione perfettamente equipaggiata anche per il trasporto persone con disabilità ed i loro accompagnatori, è stato presentato in uno dei tanti eventi della prestigiosa manifestazione nautica. Durante una tavola rotonda, dedicata al mondo della disabilità ed al ruolo delle istituzioni, sono state illustrate le peculiarità del natante, non solo dal punto di visto strutturale, ma anche come valore sociale che ha assunto per l’intero territorio. Al convegno, organizzato dal presidente della Consulta di Carrara, Pierangelo Tozzi sono intervenuti Fabio Felici, presidente di Carrara Fiere, Massimo Toschi, rappresentante della regione Toscana, Maristella Andriola assessore ai servizi sociali del comune di Ostuni, Vincenzo Falabella, avvocato ostunese presidente Nazionale Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap). «In Italia si spende molto poco per la disabilità. La spesa media annua dei Comuni per disabile è inferiore ai 3000 euro l’anno, con una spesa giornaliera di 8 euro, e con l’aggravante- sottolinea Falabella- di profonde disparità anche da Regione a Regione: 469 euro in Calabria, 3875 in Piemonte». Maristella Andriola nel suo intervento ha annunciato che nonostante la morfologia e caratteristiche del territorio della Città bianca, ad iniziare dal centro storico, sarà sua premura prevedere ove possibile varianti adeguate al pieno rispetto dell’accessibilità. Poi Marco Carani è entrato nel dettaglio del suo progetto “Mare Senza Barriere”. In accordo con Fish, l’imprenditore ha deciso di abbattere le barriere nella sua struttura , nel porticciolo turistico di Villanova, varando già nel 2015 , “Euphoria”. «Tutto questo per dare l’opportunità a chiunque di vivere il mare, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui concetti della “progettazione per tutti” e sull’importanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche- conclude Carani- non solo urbane ma anche culturali.Fare turismo accessibile significa offrire a persone con bisogni speciali e alle loro famiglie autonomia nel viaggiare attraverso il collegamento tra vari servizi- sottolinea l’imprenditore ostunese- garantendo l’affidabilità dell’informazione sulle strutture e sui percorsi che consentano a ciascuna persona di valutare autonomamente il livello di rispondenza della struttura alle proprie esigenze». La partecipazione all’evento Toscano vuole fare da apripista, nella Città bianca, ad un nuovo modo di approcciarsi a target turistici differenti:«L’auspicio è che a stretto giro si possa creare una rete tra tutti gli operatori – racconta Marco Carani- affinché l’intero territorio sia in grado di accogliere senza più barriere chi visita e sosta nei nostri luoghi». In Toscana partecipazione ed entusiasmo hanno accolto “Euphoria”, nata in ricordo di un giovane ostunese, recentemente scomparso Massimo Lacorte. «Questa storia ha per me un valore immenso. Ho voluto dedicare un momento condiviso tra me , lui ed il suo ricordo e il mare». Carani ricorda la passione e l’emozione che si sono ancorati dietro questa iniziativa: «Ho così acquistato un poonton boat di sette metri, dopo una certificazione R.i.n.a.(registro italiano navale). L’ho attrezzato e reso idoneo con degli scivoli e delle pedane adatte allo scopo .Non ho fatto felice Massimo – racconta l’imprenditore della Città bianca- ma ho esaudito un desiderio che, successivamente ho scoperto essere di molti. Il mare non ha paese ed è di tutti quelli che sanno ascoltare».