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La ‘Buona Scuola’, è questo il titolo dell’incontro promosso dal liceo scientifico ‘Pepe’ di Ostuni, un momento importante per mettere in sinergia scuola, amministrazioni locali ed imprenditoria per difendersi dalla crisi e aprirsi ad un mondo in continua evoluzione.

Ieri sera nella sala consiliare del comune di Ostuni, si sono ritrovati: l’assessore regionale al diritto ed allo studio Alba Sasso, la dirigente scolastica Annunziata Ferrara, il sindaco e l’assessore alla cultura del comune di Ostuni, Gianfranco Coppola e Pierangelo Buongiorno, e l’imprenditore Licio Tamborrino, promotore di diverse iniziative incentrate sull’alternanza lavoro e scuola.

L’incontro è stato incentrato principalmente sul piano del governo, sulla riforma scolastica, La “Buona Scuola” e sulla proposta presentata dall’istituto della città bianca: “Rete del capitale umano” . Il progetto, presentato dal liceo ostunese, ambisce al miglioramento dell’offerta formativa attraverso la pianificazione di percorsi di eccellenza basati sulla sperimentazione didattica. Determinate in quest’ottica la creazione di un banca dati dove poter inserire docenti di vari istituti. Sul fare rete e sulla sinergia con tra la scuola ed il mondo delle imprese ha puntato anche l’assessore regionale Alba Sasso nel suo intervento: “Occorre accorciare le distanze che ci sono tra il sistema scuola ed il mercato del lavoro. Studenti e docenti hanno bisogno di confrontarsi con l’ apparato produttivo: devono conoscersi e sviluppare insieme percorsi formativi, anche attraverso delle idee che gli imprenditori possono portare all’istruzione. La buona scuola non si predica ma si deve fare”.

Il Liceo scientifico della città bianca, come dimostrato nei piani di lavoro presentati anche ieri sera, ha già attivato progetti in linea con le direttive espresse dal programma del governo nazionale. Paola Lisimberti, docente dell’istituto ostunese, sottolinea il valore e la portata innovativa delle realizzazioni effettuate dagli studenti: “Abbiamo avviato già da diverso tempo delle iniziative che si sono tradotte in manifestazioni di “Buona Scuola”, nello specifico in due dei punti proposti da Renzi: il “Digital Makers” e le “Palestre dell’innovazione”. L’obiettivo che ci poniamo – come docenti- è quello di far trasferire nel mondo reale, agli studenti, ciò che imparano a scuola, a partire da questi processi di altissima innovazione”.