Spaccio di banconote false, scoperta una banda dalla Polizia

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Riceviamo e Pubblichiamo

Si comunica che nella giornata di ieri, si è pervenuti alla individuazione, localizzazione ed identificazione di quattro soggetti (due minorenni e due maggiorenni, uno dei quali pluripregiudicato), ritenuti responsabili di concorso nella spendita di banconote false del valore di euro 20,00.
L’attività investigativa in questione, si inquadra nell’ambito di una serie di accertamenti avviati al fine di monitorare alcuni minori a rischio che, negli ultimi tempi, erano balzati all’attenzione delle cronache in questi ultimi tempi.
Difatti, nel corso dell’ennesimo dei specifici servizi eseguiti nel decorso pomeriggio, i poliziotti hanno bloccato due giovani che, girando per esercizi pubblici e negozi spacciavano banconote del valore di 20,00 euro, false. Compravano di tutto, ivi comprese bombolette spray di vernice, pur di “piazzare” le banconote medesime e, conseguentemente ottenere il “resto”, costituito da banconote e monete rigorosamente autentiche.
Proprio quando erano usciti da un negozio di casalinghi dopo aver acquistato l’ennesima bomboletta spray, i due “minori terribili” sono stati bloccati dai poliziotti che seguivano i loro movimenti; malgrado avessero tentato di occultarle all’interno degli slip, i due sono stati trovati in possesso di numerose banconote false, accuratamente “maltrattate”, così da dare l’impressione di essere in circolazione già da tempo. Si tratta di banconote (tutte caratterizzate da soli due numeri di serie) ottimamente imitate che, conseguentemente, facilmente inducono all’errore chi le riceve in pagamento.
Immediatamente, erano scattate le perquisizioni all’interno di un noto esercizio pubblico del centro di Ostuni, laddove si ritiene che i due minori abbiano ricevuto le banconote da spacciare, pagandole esattamente la metà del loro valore e con la ferrea prescrizione di dare maggiore impulso allo spaccio delle stesse in occasione della festa di S. Oronzo, Patrono di Ostuni, che sarà celebrata fra qualche giorno.
La perquisizione ha sortito esito positivo, visto che indosso ad un giovane che lavora nel citato esercizio pubblico sono state rinvenute alcune banconote false, riportanti esattamente lo stesso numero di serie di quella che i minori avevano piazzato poco prima nel negozio di casalinghi per acquistare la bomboletta spray. Di seguito, sono state eseguite numerose altre perquisizioni e sentiti numerosi testimoni, i quali hanno riferito particolari davvero preziosi ai fini delle indagini.
L’acquisizione di immagini presso vari esercizi pubblici ha consentito di assumere numerosi elementi probatori sia a carico dei due minori (S.M.G. e M. L., di anni 15), sia a carico dei due maggiorenni, M. A di anni 22 e P. R. di anni 27, con numerosi precedenti penali).
In verità, gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere particolari davvero raccapriccianti in ordine al coinvolgimento dei due minori: costoro, avrebbero pagato ai falsari le banconote false esattamente la metà del loro valore, versando soldi autentici ottenuti dai loro genitori a titolo di “paghetta”. Gli stessi, avevano ormai raggiunto una particolare dimestichezza nello spaccio dei biglietti falsi, tant’è che quando sono stati bloccati dopo aver acquistato l’ultima bomboletta spray di vernice, sono stati trovati in possesso di circa 500,00 euro (sequestrati), verosimilmente frutto della pregresso attività criminosa. Avevano anche adottato (ovvero era stato loro suggerito) un astuto sistema ai fini della custodia sia dei biglietti veri, sia di quelli falsi, allo scopo di scongiurare la possibilità che a seguito di eventuali controlli di polizia, potesse essere loro sequestrato anche il provento dell’attività illecita: uno aveva in tasca i soldi “veri”, l’altro custodiva le banconote false, negli slip.
Va messo in risalto un importante elemento. Questa attività anticrimine ha consentito di mettere il luce una connessione tra i malviventi identificati nell’odierna indagine e quelli della più nota operazione “OMNIBUS”, come noto conclusasi lo scorso anno proprio il mese di agosto (2 agosto): anche allora erano stati sequestrati soldi falsi, ancora una volta biglietti da 20,00 euro, che, guarda caso, riportavano gli stessi alfanumerici di serie di quelli sequestrati ieri. Anche questo dato, riapre una finestra investigativa mai definitivamente chiusa.
Per ultimo si sottolinea che stando agli esiti delle investigazioni, tutt’altro che concluse, si ritiene che i falsari avevano preventivato di “inondare” questa zona di biglietti da 20,00 euro falsi, approfittando delle molteplici festività e sagre (che notoriamente si celebrano per attrarre turisti), con il coinvolgimento di ulteriori minori, a loro volta procacciati dai coetanei già cooptati e coinvolti nella turpe ma redditizia attività. Pare, che intendimenti di questo tipo, siano stati pensati ed architettati dai malviventi in occasione della notissima festa in onore di San Teodoro, che s celebrerà a Brindisi fra qualche giorno.