Ancora un contenzioso aperto tra il comune di Ostuni e l’azienda che si occupa della raccolta di rifiuti in città.

L’amministrazione ha deciso di opporsi all’istanxa di decreto ingiuntivo presentata dall’ATI per una fattura di 40 mila euro circa,a fronte di un noleggio di un mezzo. Circostanza che si sarebbe resa necessaria a causa di problemi di natura tecnica, in questo caso dell’altezza del compattatore disponibile, per lo sversamento dei rifiuti nella discarica di Brindisi. Quanto basta, così, per aprire un nuovo fronte di conflitto tra le due parti, che già nei mesi scorsi avevano sollevato questioni divergenti in merito all’indirizzo da utilizzare per il conferimento dei rifiuti indifferenziati sia nell’isola ecologica, ma anche nelle aree mobili. Per quanto riguardo il centro comunale di contrada S. Caterina, vige ancora la sospensiva del Tar dello scorso 21 ottobre che autorizzò l’azienda a non accettare quella tipologia di rifiuti. Discorso diverso, invece, per le piattaforme che ogni giorno, secondo un calendario, vengono installate in punti diversi della città. Qui è ancora valida, per due mesi, l’ordinanza sindacale emessa dal primo cittadino ostunese lo scorso 16 dicembre e che imponeva il ricevimento dell’indifferenziato per tre mesi.