Oltre tremila persona hanno aderito alla manifestazione che si è tenuta a Monopoli per sostenere la scienza contro l’emergenza xylella.
Numerose le presenze anche dall’Alto Salento, con rappresentanti istituzionali, tra cui numerosi sindaci del brindisino ed il presidente del parco Dune Costiere Enzo Lavarra. «La scelta di tenere come temi centrali “ Il paesaggio , la produttività , la scienza “ è stata di grande rilievo .
Come la risposta corale che si è annunciata dalle prime ore attorno ai promotori.
E che via via ha generato un campo largo, rappresentativo , influente verso la pubblica opinione e le Istituzioni di Governo.Le Associazioni agricole -tutte- e quelle di carattere civico-culturale, gli ordini professionali , singole personalità e cittadini , molti Comuni .
E senza assilli e vessilli di appartenenza -sostiene Lavarra- finalmente tutti uniti nel contrasto al flagello attorno agli orientamenti prevalenti della ricerca , codificati dalle Istituzioni scientifiche riconosciute ,nazionali e della Unione Europea.E che già nel Simposio internazionale di Gallipoli e Locorotondo dell’ottobre 2014, promosso da Isp-Cnr Bari- Centro Basi Caramia, scienziati e ricercatori di venti paesi di diversi continenti ( Europa, Stati uniti, Brasile fra tutti ) indicarono come argine al contagio . Non è mai troppo tardi , anzi dopo Monopoli l’impegno sarà più forte della Xylella”. Partecipazione convinta anche dei primi cittadini.
«Dalla piazza di Monopoli inizia oggi una nuova fase della lotta alla Xylella – afferma il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola – che vede un fronte unico, composto da istituzioni, associazioni di categoria, agricoltori, vivaisti, olivicoltori e frantoiani, muoversi compatto contro l’avanzata del batterio. Il paesaggio pugliese, come è stato più volte detto sinora, è rappresentato dall’albero di olivo, perciò ribadisco la priorità di salvaguardare la Piana degli olivi millenari, un territorio unico al mondo, inserito grazie al lavoro di Enzo Lavarra, presidente del parco dune costiere e vicepresidente di federparchi, nel registro nazionale dei paesaggi storici.» Dalla Città bianca due le proposte rilanciate oggi: poteri speciali ai sindaci anche per emanare ordinanze che obbligano all’eradicazione delle piante infette e le richieste di contributi per eseguire le buone pratiche negli spazi pubblici.
Massimo Lanzilotti, sindaco di Carovigno, sottolinea un altro aspetto. «Occorre lavorare in maniera sinergica comuni, regione e Ministero per dare le risposte ai nostri produttori. Siamo giunti ad un punto di non ritorno. Massimo sostegno alla scienza».