Dovranno far pervenire entro le ore 12 di oggi giovedì 5 gennaio, la propria manifestazione d’interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori del “Porto turistico di Villanova – Interventi di dragaggio dei fondali marini unitamente alla gestione dei sedimenti estratti” su progetto redatto dagli Ing. Gianluca Loliva, Carmela Genco e Ania Troviso.
L’avviso esplorativo è rivolto agli operatori economici che vogliono partecipare alla gara per effettuare il dragaggio manutentivo del bacino portuale di Villanova per riportare la profondità del fondale del porticciolo “ai valori originari in modo tale da ripristinare l’idonea efficienza idraulica del sistema portuale e garantire la sicurezza della navigazione all’interno del bacino; fare gli interventi di trattamento dei sedimenti estratti ed infine, l’attività di monitoraggio ambientale, trasporto e deposito nel sito di destinazione”.
L’importo complessivo è di 3 milioni e 350 mila euro col progetto ammesso al finanziamento di 2 milioni e 300 mila euro (l’80% coperto da finanziamento europeo-regionale per un milione e 750 mila euro) mentre il Comune co-finanzierà con una somma di 400 mila euro. Seguito dell’esame della candidatura al finanziamento a valere sulle risorse dell’azione 7.4 del POR approvato il 28.6.2018, la commissione tecnica di valutazione regionale chiedeva chiarimenti e modifiche al progetto di fattibilità tecnica economica e i progettisti predisponevano una versione aggiornata che passava dagli iniziali 2 milioni e 830 mila euro a 2 milioni e 300 mila euro.
La nuova versione del progetto di fattibilità presenta diverse modifiche rispetto a quello approvato con delibera di Giunta n. 68 il 19 agosto 2019 e cioè: per ricostruire la genesi delle profondità di escavazione, si è fatto riferimento alle profondità originarie dei fondali desunte dai progetti risalenti all’epoca di realizzazione del porticciolo nonché dai precedenti interventi di dragaggio effettuati all’interno del bacino.
Alla luce dei documenti a disposizione dell’Amministrazione, nel progetto di fattibilità revisionato le quote di profondità dei fondali sono state modificate e hanno assunto i seguenti valori: 2 metri sul Livello Medio delle Maree (l.m.m.) nella parte più interna del bacino, da sempre caratterizzata da profondità dei fondali più basse; 2,50 cm sul l.m.m. in corrispondenza della radice del molo di sopraflutto, di gran parte del bacino interno e in corrispondenza del molo di sottoflutto; 3,50 cm sul livello medio delle maree in corrispondenza del primo braccio del molo di sopraflutto fino alla testata del molo di sottoflutto; 4 metri sul l.m.m. in corrispondenza del secondo braccio del molo di sopraflutto.
Inoltre, considerando le planimetrie dei precedenti progetti di dragaggio, è stata incrementata l’area interessata dalle operazioni di escavo e di conseguenza la superficie dello specchio acqueo da bonificare, è passata da 36.562 mq del progetto originario a 37.980 mq. La modifica delle quote di scavo all’interno del bacino, ha portato ad un incremento del volume totale di dragaggio che, nella progetto revisionato, risulta pari a 65 mila metricubi rispetto ai 45.278 mc previsti dal progetto originario. Considerando il maggiore quantitativo del materiale di scavo, è stata modificata anche l’estensione dell’area di immersione in mare, che è stata assunta pari a 1 mn.
Inoltre, nella revisione del progetto di fattibilità, la voce di prezzo “Salpamento di materiale dragato” è stata sostituita dalla voce “Maggiorazione per trasporto e scarico oltre i 5 km previsti”, necessaria in quanto, per poter rispettare il vincolo di distanza pari a 3 mn dalla costa nonché la perimetrazione del SIC “Posidonieto San Vito – Barletta”, l’area di deposizione del materiale dragato è stata collocata ad una distanza dall’area di scavo maggiore di 5 km.
Tale extra-costo è stato assimilato alla voce di prezzo cod. del listino prezzi della Regione Campania, anno 2010, il quale prevede un costo pari a 2,32 euro per il trasporto in mare aperto dei materiali scavati, ivi compreso il ritorno a vuoto di tutti i mezzi impiegati, per ogni metro cubo di materiale e per ogni miglio marino.
A seguito di ciò, l’importo dei lavori a corpo è passato da 1.771.405,18 euro del progetto originario a 1.508.998,10 euro nel progetto di fattibilità revisionato, portando ad una modifica del quadro economico de progetto perfezionato e in ottemperanza alle osservazioni della Regione Puglia, che è passato da 2 milioni 830 mila euro originarie a 2 milioni e 300 mila euro del progetto revisionato.