Turbativa d’asta assolto l’avvocato ostunese Antonio Zurlo.
Termina con il lieto fine la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto l’Avv. Antonio Zurlo, ritenuto dalla Procura della Repubblica di Brindisi, in persona dei P.M. Montinaro e Casto, di aver preso parte ad un disegno criminoso finalizzato a ritardare le aste aventi ad oggetto alcuni beni affinchè gli stessi non venissero sottratti agli originari proprietari debitori, accusa che lo ha anche portato a scontare un periodo di detenzione domiciliare nel corso delle indagini preliminari, ad inizio 2020.
La condotta rimproverata all’avvocato è stata quella di aver preso parte all’ultima di una serie di aste pubbliche, e di averlo fatto per conto di una società di capitali ritenuta riconducibile ai proprietari debitori essendosi a tal fine aggiudicato il bene. La società in questione, poi, non ha versato il saldo del prezzo rendendo, perciò, vana la vendita.
La tesi difensiva portata avanti dal collegio difensivo dell’Avv. Zurlo, in persona degli avvocati Domenico e Giuseppe Tanzarella ha inteso dimostrare l’assoluta estraneità dell’avv. Zurlo a qualsiasi finalità illecita, avendo il medesimo agito nel rispetto del suo mandato professionale ed in ossequio alla legge, in particolare all’art. 583 del codice di procedura civile, il quale consente ad una società di capitali di partecipare ad un’asta pubblica per il tramite di un legale anche qualora nella sua compagine sia presente uno dei debitori esecutati.
Ciò in quanto la persona fisica e la società di capitali mantengono pur sempre la propria autonomia soggettiva.
Il giudice dell’udienza preliminare Dott.ssa Verderosa, perciò in funzione di giudice del rito abbreviato per il quale ha optato l’avv. Zurlo ha così mostrato adesione alla tesi portata avanti dalla difesa, assolvendo l’avvocato con formula piena perchè “il fatto non costituisce reato”, rinviando a giudizio gli altri imputati che hanno, invece, optato per il rito ordinario.
L’avvocato Zurlo, all’esito del processo ha dichiarato di aver sempre mantenuto la propria fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, avendo atteso il momento liberatorio della propria assoluzione con estrema serenità e consapevolezza della propria innocenza, ringraziando tutti coloro che lo hanno supportato in questi due anni difficili.