«Troppo degrado. Così come l’enorme disagio per i residenti. Ormai è una zona pubblica con attività commerciali e l’isola ecologica. Si ponga fine ad una lunga diatriba: il comune si faccia carico della manutenzione dell’asfalto e dell’illuminazione in contrada S. Caterina».
E’ questo l’invito che l’ex consigliere regionale del Partito Democratico di Ostuni Giovanni Epifani rivolge al sindaco Guglielmo Cavallo ed all’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Francioso. Da tempo, infatti, c’è un confronto accesso tra il consorzio della zona artigianale ed il comune sulla titolarità degli interventi da svolgere. In alcuni punti non più rinviabili nella zona artigianale della Città Bianca, con l’asfalto, ormai deteriorato in più parti dell’intero quartiere. Qui ha sede anche il centro di raccolta rifiuti ed in futuro potrebbe essere realizzata anche una nuova Chiesa.
«Ormai gran parte delle strade non sono più percorribili, neanche a piedi. Di fatto quelle urbanizzazioni –riferisce Epifani- sono già passate a patrimonio pubblico, con arterie utilizzate ad ogni ora della giornata da chiunque. Non solo da parte dei residenti». Anche su quelle che possono essere le interlocuzioni in atto tra il consorzio privato ed il Comune, il rappresentante del Pd, ritiene non più rinviabile una soluzione per dotare l’intera zona artigianale di standard infrastrutturali ben diversi dagli attuali. «E’ una questione che va avanti da oltre un decennio. E’ davvero giunto il momento di porre fine a tutela degli interessi dei residenti. Vanno considerati diversi aspetti della questione. Due su tutti: intanto la presenza di un’isola ecologica di uso pubblico, con i mezzi e gli utenti che giungono dall’intero territorio della Città Bianca. E poi – continua l’ex consigliere regionale- il cambio di destinazione d’uso da uffici ad abitazioni. Già queste motivazioni basterebbero per ritenere che questi interventi siano svolti dal comune di Ostuni».
Epifani aggiunge: «Ci sono decine e decine di famiglie che abitano a Santa Caterina. Così come ormai un numero elevato di attività commerciali e artigianali. E’ inaccettabile tenere una parte ormai fondamentale del territorio urbano in quelle condizioni». L’esponente del Partito Democratico invita l’amministrazione ad utilizzare una procedura già seguita in passato in un’altra area della città : sulla costa a Diana Marina. «Anche lì la competenza è stata stabilita è della pubblica amministrazione, che ha fatto in passato interventi per le strade e gli impianti di illuminazione, anche di ripristino. E così è inutile tenere in piedi diatribe, come quelle della zona artigianale con strade private, di uso pubblico, ma in condizioni di degrado da oltre un decennio».
Questioni infrastrutturali che anche nei mesi scorsi sono state al centro delle richieste da parte dei residenti che vivono in contrada S. Caterina: troppi i disagi a cui sono costretti ad affrontare giornalmente, in assenza al momento di un ente che possa definitivamente accertare a chi spetterebbe la manutenzione delle strade. Più volte le stesse famiglie in maniera autonoma hanno rattoppato le strade sostituendosi al consorzio o al Comune di Ostuni.