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Via alle campane del vetro da sabato. A giorni ci sarà anche lo stop al porta al porta nelle campagne. Pronto ad entrare a regime il nuovo servizio di raccolta rifiuti nella Città Bianca.

Con l’appalto affidato dal primo dicembre scorso alla Bianco Igiene Ambientale, e quasi completata la fase di rodaggio, nelle prossime ore inizieranno le modifiche al calendario. Già alla vigilia, però, non mancano le polemiche. In particolare a protestare sono i residenti delle zone di Ostuni che non saranno più servite quotidianamente dal servizio porta a porta, ma che dovranno conferire i loro rifiuti nelle isole ecologiche mobili. La nuova zonizzazione del territorio per la raccolta dei rifiuti infatti prevede oltre al centro abitato, dodici contrade urbanizzate nel raggio di 1,5 chilometri: Sant’Oronzo, Bagnardi, Monte La morte, Camere, Follifuoco, Lamardilla, Molillo, Salinola, Corvetta, Ramunno, Villa Specchia, Santa Caterina. Per i residenti di queste contrade, l’unica modifica sarà l’aggiunta del conferimento dell’organico porta a porta, così come le altre tipologie di rifiuti.

Per la parte restante delle aree di campagne, lungo le diverse provinciali, stop alla presenza quotidiana degli operatori ecologici per le residenze abitative, ma conferimento unico nelle diverse postazioni comuni, situate in spazi pubblici che saranno implementate. Una procedura che sarebbe già contestata da più parti prima dell’avvio: nell’agro tra Ostuni e Martina Franca, tra le contrade Pascarosa e Galante, sarebbe stata ipotizzata la sottoscrizione di una petizione per chiedere all’amministrazione comunale una modifica a questo nuovo sistema di raccolta. Già nella giornata di oggi, invece, anche le famiglie che risiedono lungo la via per Cisternino, potrebbero avanzare le stesse richieste al comune.

Contestazioni anche di carattere politico avanzate dal consigliere comunale Andrea Pinto del gruppo “Tanzarella per Ostuni”.  «L’esclusione della maggior parte delle zone rurali del nostro territorio, densamente abitate, dal servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta, è sicuramente una scelta poco felice adottata da questa amministrazione. Oltre ai tanti problemi che quotidianamente i contradaioli devono affrontare come le strade dissestate, la mancanza di illuminazione pubblica, il dilagare dei furti nelle abitazioni, ora- afferma l’esponente dell’opposizione- si aggiungerà anche la consegna quotidiana dei rifiuti alle isole ecologiche mobili». Uno stop, dopo otto anni, al servizio del porta a porta in tutte le contrade del territorio di Ostuni istituito nel 2012.

«Basti pensare al disagio che avranno coloro che la mattina sono costretti ad uscire di casa, per motivi di lavoro, prima dell’apertura delle isole mobili e che al loro rientro risultano essere già chiuse, oppure alle persone anziane che non tutti i giorni possono permettersi di spostarsi in auto per raggiungere le postazioni». Così Pinto componente anche della quarta commissione ambiente, che si riunirà domani mattina.

«Ovviamente il problema si amplificherà durante il periodo estivo, quando la gran parte degli immobili ubicati nelle contrade saranno utilizzati anche da villeggianti non ostunesi. Inoltre non è ancora chiaro se l’amministrazione –conclude Andrea Pinto- riterrà opportuno rivedere le tariffe della Tari in queste zone non servite, in considerazione del fatto che sicuramente l’azienda erogatrice del servizio avrà notevole risparmio sui costi sinora sostenuti».