Non si placano le polemiche ad Ostuni in merito alla messa in sicurezza degli scavi archeologici in piazza della Libertà.
Ulteriori critiche giunte dopo la pavimentazione che è stata ultimata nelle scorse ore. Ed anche sui social network non mancano i commenti negativi, con cui si giudica l’intervento, a poche decine di metri dall’obelisco di S.Oronzo nel cuore della Città Bianca. La soluzione pianificata dal comune di Ostuni ha avuto il via libera della Sovrintendenza, con cui si è deciso di chiudere le scoperte risalenti al 2002. Quasi 20 anni fa, infatti, durante una campagna di scavi emersero parti di un torrione di epoca aragonese, ma anche oggetti di età messapica. Ora le proteste che stanno accompagnando le ultime fasi di realizzazione della copertura con il basolato.
Critiche sui social da parte di attuali consiglieri comunali di opposizione, come Giuseppe Tanzarella e Andrea Pinto dell’area socialista, ma anche ex amministratori in contesti diversi nell’ultima consiliatura dell’allora sindaco Gianfranco Coppola. E’ il caso degli ex assessori della prima giunta Antonio Molentino e Pierangelo Buongiorno, e poi il vicesindaco del governo-tecnico (centrodestra-Pd tra il 2015 ed il 2017) Nicolangelo Zurlo. Divisi dalle allora scelte politiche, uniti ora dalla decisione dell’attuale amministrazione di mettere in sicurezza l’area archeologica, attraverso un primo riempimento di ghiaia di fiume e poi con la copertura del nuovo basolato.
A rivolgersi al Ministro Dario Franceschini, poche settimane fa anche Donato Coppola, direttore del Museo delle Civiltà preclassiche, che non ha mai condiviso l’ultimo progetto di messa in sicurezza.