Cani, gatti, cavalli e conigli ma anche pesci rossi, tartarughe, canarini e galline si preparano ad invadere il piazzale del Santuario SS. Medici a Ostuni in occasione della Festa in onore di Sant’Antonio Abate che si terrà Sabato 17 gennaio.
Questa è una festa capace di unire grandi e piccoli che, in questa giornata, si ritrovano per mettere i loro animali domestici sotto la protezione del santo dalla lunga barba bianca. Una manifestazione dalla grande attrattiva e veramente coinvolgente che in questi anni ha fatto registrare un numero sempre maggiore di presenze nella città.
Alle ore 18 viene celebrata la Santa Messa presieduta dal parroco don Paolo Zofra alla quale segue poi la Benedizione degli animali fuori dalla chiesa. Sant’Antonio è invocato in Occidente come patrono dei macellai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici; fu reputato essere potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili.
Solitamente è raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. La tradizione deriva dal fatto che l’ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all’interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant’Antonio (sfogo pruriginoso della pelle simile alla varicella).
I maiali erano nutriti a spese della comunità e circolavano liberamente nel paese con al collo una campanella. Il 17 gennaio quindi si celebra la festa liturgica di Sant’Antonio Abate, da distinguersi da Sant’Antonio da Padova. Nell’iconografia, infatti, viene sempre rappresentato, per distinguerlo, con un maialino.