Convegno sul tema “Cultura del Cibo: il cibo come cultura dallo spreco alla sostenibilità”.

Di Angela Anglani

Il Lions Club Ostuni Host unitamente a Coop 3.0 di Brindisi, Slow Food, Cooperativa Solequo, ACLI di Brindisi, Fondazione Dieta Mediterranea, Fondazione Tonino di Giulio, GAL Alto Salento e Unitre, organizzano per questo pomeriggio mercoledì 16 marzo, presso la Biblioteca comunale di Ostuni una tavola rotonda sulla “Cultura del Cibo: il cibo come cultura dallo spreco alla sostenibilità”, una buona occasione per superare la cultura dello spreco in campo alimentare e non solo. Lo spreco alimentare passa anche attraverso il frigorifero di casa nostra. Circa 4 miliardi di euro è il valore dei cibi che buttiamo nei rifiuti dopo averli comperati, il 30% del totale degli sprechi alimentari, che sommano in tutto a 12,6 miliardi di euro all’anno. Quindi comperiamo troppo e sprechiamo cibo. Potremmo chiamarlo «spreco nascosto», perché non ce ne accorgiamo, ma è stato verificato che accade nelle famiglie italiane, come nel resto del mondo: si buttano le foglie più esterne delle verdure perché sono brutte, buttiamo il cibo scaduto, buttiamo cibo che non ci piace più.Su questa Terra una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate, viene sprecato. I costi ambientali associati allo spreco corrispondono a circa 250mila miliardi di litri d’acqua e 1,4 miliardi di ettari di terra, e sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. E non possiamo più permetterci di sprecare niente. Soprattutto il cibo e ambiente.L’eredità lasciataci da Expo 2015 impone delle importanti riflessioni a partire dal cibo come elemento di identità culturale per arrivare alla sua importanza alla luce dello spreco che se ne fa e alle ripercussioni che ciò comporta da un punto di vista economico (il cibo che si getta equivale ad un punto di Pil) e dell’ambiente perché l’ambiente e le risorse naturali sono un patrimonio comune sia nostro che delle future generazioni e siccome è sotto minaccia richiede con forza, forme di tutela e rispetto per la loro preservazione.


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