Istat, cambia il paniere: dentro bici elettrica e zenzero, fuori cd e dvd vergini

Instat 2019
Instat 2019

L’aggiornamento dell’istituto di statistica: entrano anche frutti di bosco, scooter sharing e pannoloni. Via la lampadina a risparmio energetico.

Dentro frutti di bosco, bici elettrica e hoverboard, fuori cd e dvd vergini. Sono alcune delle novità del paniere Istat per l’inflazione, l’insieme dei prodotti utilizzati dall’istituto di statistica per monitorare l’andamento dei prezzi nel Paese.

Gli ingressi
Tra i beni alimentari, oltre ai frutti di bosco, entra anche lo zenzero. In tema di trasporti si aggiunge lo scooter sharing, i servizi di noleggio temporaneo per i motorini, mentre in tema di tecnologia si fa spazio la cuffia con microfono e la web tv. Debuttano nel nuovo elenco anche tavolo, aedia e mobile da esterno (tra i mobili da giardino), pannoloni e traversa salvaletto (tra gli altri prodotti medicali) e i prezzi dell’Energia elettrica del mercato libero.
Le uscite
Più contenuto l’elenco dei prodotti che escono invece dal paniere. Via, dal 2019,cd e dvd vergini “i cuii cui valori di spesa – evidenza l’Istat – si sono fortemente ridotti così da renderlo non più rappresentativo dei consumi degli Italiani” e lalampadina a risparmio energetico, “che risulta sostituita nelle decisioni di acquisto delle famiglie dalla più moderna Lampadina a LED, già presente nel paniere dei prezzi al consumo”.
Le fonti
Nel complesso, le quotazioni di prezzo usate ogni mese per stimare l’inflazione sono circa 6.000.000 e hanno una pluralità di fonti: 458.000 sono raccolte sul territorio dagli uffici comunali di statistica e 238.000 direttamente dall’Istat; oltre 5.200.000 tramite scanner data; più di 86.000 arrivano dalla base dati dei prezzi dei carburanti del ministero dello sviluppo economico.

Nel 2019, 79 comuni contribuiscono alla stima dell’inflazione per il paniere completo (come nel 2018); la copertura territoriale dell’indagine è pari all’83,2% in termini di popolazione provinciale. La copertura territoriale sale al 92,3% se si considera un sottoinsieme di prodotti (tariffe locali e alcuni servizi), il cui peso sul paniere nic è del 6,3%, per i quali altri 15 comuni effettuano la rilevazione dei prezzi.

Codacons: “Incomprensibile calo peso trasporti”
“Al di là delle nuovi voci introdotte nel paniere per il calcolo dell’inflazione, destano perplessità le modifiche dei pesi operate dell’Istat”, denuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi che precisa: “Riteniamo incomprensibile la riduzione di peso per il comparto ‘trasporti’, una voce che incide pesantemente sui bilanci familiari e che nel 2018 ha avuto effetti pesanti per le tasche dei cittadini”.