Divieti Costa Merlata3

A Costa Merlata operatori turistici sul piede di guerra a dopo che il Tar ha rigettato l’istanza del consorzio.

Dopo la decisione del Tar di Lecce, di confermare i provvedimenti emanati dalla Capitaneria di Porto e del Comune di Ostuni, gli operatori turistici ed il consorzio di gestione di Costa Merlata vogliono proseguire la loro battaglia attraverso altri ricorsi per poter salvare la stagione estiva ormai alle porte, visto l’imminente arrivo delle festività pasquali. Le ordinanze sono state disposte per la presenza di possibili pericoli relativi al distacco dei costoni rocciosi. Situazioni rischiose che interessano un’area che dalla spiaggia grande di Costa Merlata in direzione nord per un chilometro arriva fino a contrada Lamasanta, dove si incagliò l’Hanife Ana.

“Già avviate dal Comune di Ostuni le attività di studio prodromiche e necessarie sia ai fini di rimuovere le criticità, sia ai fini di circoscrivere e mitigare le limitazioni all’accessibilità delle aree interessate in vista della prossima stagione estiva” – si legge nel provvedimento emanato dal Tar. È quanto ora sperano i ricorrenti del consorzio, ma anche tutti gli operatori della zona, e quindi una soluzione veloce per liberare l’area dai divieti. Impossibile al momento infatti, con le due ordinanze, poter pianificare la stagione turistica a Costa Merlata. Elemento questo determinato dall’incertezza di poter accogliere, come avviene ogni anno, centinaia di turisti e residenti dei comuni limitrofi. Costa Merlata, infatti, è una delle zone di Ostuni più frequentate durante i mesi estivi, con la presenza anche di un campeggio e di un resort.

Sarà depositato nelle prossime ore intanto un nuovo ricorso al Tar da parte degli avvocati Antonio Molentino e Giuseppe Tanzarella, sottoscritto da singoli proprietari in modo indipendentemente rispetto a quello del consorzio già discusso dal Tar lo scorso 23 marzo 2022. La nuova istanza è stata sottoscritta da alcuni privati perché da parte loro, non vi è stata la condivisione con quanto scritto nel ricorso presentato dal consorzio. Ora dopo l’istanza respinta dal Tar, non è escluso però che il consorzio possa presentare ricorso al Consiglio di Stato.

Preoccupati i proprietari del camping “Costa Merlata”, storica struttura della costa ostunese che ogni anno accoglie tantissimi turisti che amano e scelgono il campeggio per la loro vacanza. “La nostra struttura con affaccio sul mare – afferma Davide Ladisa, gestore della struttura – quest’anno rischia di non poter essere fruibile neanche a piedi, adesso chiedo ai commissari che gestiscono la nostra città com’è possibile che un turista debba venire al mare senza poter fruire degli spazi perché interdetti. Da cinquant’anni la costa è sempre stata la stessa, il camping di Costa Merlata è gestito dalla nostra famiglia da sempre, non capiamo però come mai quest’anno c’è stata questa esigenza urgente di delimitare e chiudere tutto”.

Tante le difficoltà da parte degli operatori di Costa Merlata, che ricordiamo essere una frazione che vive principalmente con il turismo estivo. La preoccupazione però, non riguarda solo gli imprenditori turistici, ma anche tutta la filiera dei lavoratori stagionali: “Non sappiamo purtroppo se potremo riconfermare tutti i nostri collaboratori e gli operai – ha sottolineato Davide Ladisa – questo non riguarda solo la nostra struttura, ma anche tutte le altre aziende che operano a Costa Merlata, non solo nel settore turistico ma anche nel settore dell’edilizia, rischiano il flop anche le ditte che si occupano di ristrutturazioni. Ci auguriamo che la commissione straordinaria di gestione del comune di Ostuni e la Capitaneria di Porto di Brindisi, ascoltino il nostro appello, noi vogliamo solo lavorare nel rispetto del posto che ci ospita ormai da sempre, per quanto riguarda il campeggio almeno da tre generazioni”.