La decisione della Amministrazione Comunale di Ostuni di oscurare dal 29/10/2018 sul sito web del Comune i due archivi (2008/2014 e 2014/2018) delle Deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e le Determinazioni Dirigenziali, non rispetta la normativa in vigore , dettata dal d.lgs. 33/1013 e dal d.lgs. 97/2016, e priva i cittadini di un diritto fondamentale alla conoscenza di tutti gli atti amministrativi.
Oggi, le Deliberazioni di C.C. e di G.M. e le Determinazioni Dirigenziali sono pubblicate per 15 giorni all’Albo pretorio online ( art. 124/d.lgs.267/2000) e subito dopo sono cancellate.
Motivare tale decisione per rispetto del Regolamento Europeo( (U.E.) N° 2016/671, relativo alla protezione dei dati personali, entrato in vigore il 25/5/2018, appare strumentale.
Contrapporre il diritto alla conoscenza con il diritto alla privacy, non è il modo migliore di considerare, interpretare e rispettare i dispositivi legislativi.
Il diritto alla conoscenza dei dati della pubblica amministrazione e il diritto alla tutela dei dati personali non sono in contrasto tra di loro, ma complementari per una maggiore sensibilità nella corretta gestione delle informazioni e della comunicazione; essi garantiscono, insieme, la piena e corretta trasparenza.
In tutti questi anni, a partire dal 2003 la gestione dei dati personali negli atti pubblici è stata tutelata dal “Codice in materia di protezione dei dati personali” d. lgs. N° 196/2003, aggiornato dal d.lgs. N° 101/2018, che indica quali sono i dati sensibili da escludere in pubblicazione.
Il Regolamento Europeo(U.E.) 2016/671 non ha modificato la modalità di trattamento dei dati personali utilizzati per un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri (art. 6, comma 1, lettera e, comma 3 lettera b); ha sicuramente regolamentato la modalità di trattamento dei dati personali da parte delle società private e dei grandi monopoli della comunicazione ( Google, Facebook, Twitter, Youtube ecc…) ed ha introdotto per la prima volta la possibilità di rettifica e di cancellazione degli stessi dati e il divieto di utilizzo per finalità non autorizzate.
La pubblicazione dei dati della Pubblica amministrazione e l’accesso generalizzato da parte dei cittadini sono una conquista importante, garantita dal d.lgs. 33/2013 e d.lgs. 97/2016.
Le Deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e le Determinazioni Dirigenziali in quanto atti di “pubblicazione obbligatoria”, come indicato dall’art. 3 comma 1 d.lgs 33/2013, sono pubblici e tutti i cittadini hanno diritto a conoscerli e ad utilizzarli.
La trasparenza, recita l’art. 1 del d.lgs 33/2013 “ è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.
“I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria – dichiara l’art. 8 al comma 3 d.lgs.33/2013– sono pubblicati per un periodo di 5 anni”. L’ Autorita’ Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.) nell’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione al punto 7 (Trasparenza e nuova disciplina della tutela dei dati personali – Regolamento Unione Europea 2016/679) risponde alla richiesta di chiarimenti sulla compatibilità della nuova disciplina con gli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 33/2013 e chiarisce che alla luce dell’art. 2 ter del d.lgs. 196/ 2003, come modificato dal d.lgs. 101/2018 e dell’art. 6, paragrafo 3, lettera b del Regolamento Europeo 2016/679 è lecito il trattamento dei dati personali che si esercita per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri. L’A.N.A.C. conclude (terzo periodo del punto 7 dell’Aggiornamento) che il trattamento di dati personali da parte dei soggetti pubblici è, quindi, rimasto sostanzialmente inalterato, restando fermo il principio che esso è consentito unicamente se ammesso da una norma di legge o di regolamento.
L’art. 59 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lgs. 196/2003,così come modificato dal d.lgs. 101/2018) regola l’accesso a documenti amministrativi e accesso civico; al punto 1 bis evidenzia che “ i presupposti, le modalità e i limiti per l’esercizio del diritto di accesso civico restano disciplinati dal decreto legislativo 14 marzo 2013 N° 33”-
In data 5 novembre 2018, il sottoscritto nelle funzioni di Presidente del Forum della Società Civile di Ostuni, che ha la finalità di organizzare la partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla vita amministrativa della Città (art. 27 Statuto del Comune) ha chiesto al Segretario generale del Comune di Ostuni, responsabile della trasparenza, di conoscere le ragioni e i motivi della cancellazione, dal 29/10/2018, dei due archivi delle Deliberazioni e delle Determinazioni 2008/2014 e 2014/2018.
Il Segretario Generale del Comune di Ostuni in data 8/11/2018 ha risposto alla richiesta di chiarimenti, confermando sostanzialmente l’oscuramento dei due archivi Deliberazioni e Determinazioni 2008/2014 e 2014/2018 e precisando che “L’attività di pubblicazione dei dati sui siti web per finalità di trasparenza, anche se effettuata in presenza di idoneo presupposto normativo, deve avvenire in ogni caso nel rispetto di tutti i principi applicabili al trattamento dei dati personali contenuti all’art. 5 del Regolamento (U.E.) 2016/679. In particolare assumono rilievo i principi di adeguatezza, pertinenza e limitazione a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali i dati personali sono trattati (minimizzazione dei dati)”.
Il sottoscritto Presidente del Forum della Società Civile di Ostuni, valutando non esaustiva e chiarificatrice la risposta ricevuta e considerando che la “pubblicazione obbligatoria”(d.lgs. 33/2013) non consente al destinatario della norma di operare valutazioni discrezionali, ha chiesto, con lettera del 28/11/2018, a norma dell’art. 5 del citato d.lgs 33/2013, il ripristino sul sito web del Comune di Ostuni dei due archivi atti amministrativi (Deliberazioni C.C., Deliberazioni G.C. e Determinazioni Dirigenziali) 2014/2018 e 2008/2014.
Il sottoscritto spera che l’Amministrazione Comunale di Ostuni voglia rapidamente risolvere la questione per garantire ai cittadini il diritto a conoscere, partecipare e controllare la vita amministrativa della Città. Il diritto alla trasparenza, come recita l’art. 1, comma 2 del d.lgs. 33/2018, “è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino”.