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Ieri Giancarlo Ruscitti, dirigente capo dipartimento salute della regione Puglia, e’ stato ospite dell’incontro pubblico che si è svolto nella Biblioteca comunale di Ostuni.

Alla manifestazione, organizzata dal comitato “La Tutela della salute provincia Brindisi Nord”, e promossa dal delegato nazionale di Sinistra Italiana Claudio Santoro, hanno partecipato anche i rappresentati di altri movimenti di protesta del brindisino. Al manager è stato sottoposto un documento, preparato dai tecnici incaricati dal comitato della Città bianca, tra medici e avvocati. Un report analitico delle norme e delle procedure presenti all’interno dell’ultimo piano di riordino ospedaliero, che penalizzerebbe- secondo i professionisti della Città bianca- oltremisura l’ospedale di Ostuni.

Sono intervenuti per il comitato, il presidente Giovanni Amati, Giuseppe Lacorte, Elio Spennati ed Alfredo Tanzarella. Il pool di esperti ha formalizzato una controproposta a Giancarlo Ruscitti.«Non stiamo portando avanti lotte di campanile. Noi vogliamo andare a Francavilla Fontana e Brindisi: però ci devono essere i posti letto che sono stati tolti ad Ostuni, le condizioni igienico sanitarie perché ci stanno arrivando testimonianze allarmanti, le qualità del servizio, che per anni- conclude Amati- sono state garantite nei reparti della Città bianca». Non si è fatta attendere la risposta di Ruscitti. «Esamineremo il documento. Abbiamo ascoltato quello che ci hanno chiesto i cittadini e valuteremo con serenità.

E’ stata richiesta la possibilità di ritardare alcuni trasferimenti, come per Pediatria e Cardiologia stante le lamentele su ciò che deve accogliere i servizi trasferiti. Andremo a verificare se questa situazione è oggettivamente delineata o se invece sia la paura del nuovo, del trasferimento, del doversi spostare che predomina, che è una paura legittima. I cambiamenti spaventano sempre. Non so se entro il sei aprile. Nel caso si decidesse di accogliere alcune delle richieste andrebbe fatta una modifica tecnico-politica a quanto prevede il piano». Presente sul palco anche il sindaco Gianfranco Coppola che ha evidenziato presunte promesse fatte e disattese dalla Regione  in merito al futuro degli ospedale di base, in riferimento in particolare alla unità complesse: per Ostuni, infatti, ci sarebbe il possibile declassamento in “semplice” delle strutture dei reparti di chirurgia e ortopedia. Il primo cittadino ha anche sottolineato la gravità delle attuali condizioni del pronto soccorso, e l’annosa questione della nuova piastra, su cui ci potrebbe essere nelle prossime ore un esposto alla Corte dei conti.