Gestione rifiuti ad Ostuni, la lettera di una famiglia residente in contrada Tamburroni

Rifiuti Estate 2020 3
Rifiuti Estate 2020 3

Riceviamo e pubblichiamo una lettera pervenuta alla nostra redazione da parte di una famiglia residente in contrada Tamburroni

In riferimento all’interessante articolo da voi pubblicato il 4 settembre in merito alle criticità nella gestione dei rifiuti del Comune di Ostuni, desideriamo offrire un contributo alla discussione in corso.

– Noi risiediamo in Veneto e da una decina d’anni abitiamo per circa 6 mesi all’anno in una casa di nostra proprietà nella zona rurale in Contrada Tamburroni.
– La scelta di acquistare casa in questa zona era stata determinata dall’idea di trascorrere una gran parte della nostra vita di pensionati in un territorio ricco di bellezze naturali, storia, cultura e di una campagna affascinante con gli olivi secolari che sembrano i custodi di un sapere millenario.
– Alla luce di quanto sopra non riusciamo a spiegarci quali sono le ragioni che spingono gli abitanti e turisti a violare tanta bellezza con il deposito di rifiuti di tutti i generi.

A tal proposito ci permettiamo di fare alcune considerazioni:
– Le contrade di Ostuni sono 343 distribuite in un territorio molto vasto (225 km2).
– La zona rurale è abitata intensamente per un periodo molto limitato e la raccolta porta a porta effettuata nei mesi di luglio e agosto non può garantire un servizio efficiente che d’altro canto è sicuramente molto costoso (costi elevati per un servizio scarso)
– L’idea delle isole ecologiche “intelligenti” era sicuramente valida, ma forse non idonea per un’utenza non continuativa e quindi non “educata” al buon uso del servizio. Inoltre la presenza di molte strutture di accoglienza non dichiarate potrebbe originare un problema nella corretta gestione delle utenze TARI che è il presupposto per essere autorizzati allo smaltimento con questo sistema.

Da considerare anche che la dislocazione delle stesse che inizialmente copriva bene le diverse aree comunali è stata nel tempo modificata concentrando i contenitori in un’area rurale che si trova a diversi chilometri da molte contrade.
– Le informazioni in merito alle Isole Ecologiche Mobili in città non sono di pubblico dominio, è necessario andare a ricercare il calendario e la dislocazione fra le pagine del sito web di Bianco Igiene. Questa attività non può essere richiesta ai turisti.
– Risulta evidente che se per tutti gli altri materiali il Centro di raccolta di Santa Caterina funziona molto bene, per l’indifferenziato si chiede all’utente una disponibilità nei periodi di maggiore afflusso turistico che pochi sono in grado di offrire. Il risultato è l’abbandono selvaggio di rifiuti lungo le strade di campagna deturpando così il territorio.
– Se pensiamo che negli ultimi anni si è sviluppato un turismo di livello elevato e internazionale, ci chiediamo che immagine viene offerta dalla città di Ostuni ai turisti che non possono non notare il degrado delle zone circostanti le splendide strutture che li accolgono

Alcune proposte di miglioramento:

  1. Adottare una efficiente campagna di comunicazione sulla gestione della raccolta differenziata mediante l’utilizzo di cartelli stradali che invitano a conferire correttamente
    i rifiuti prodotti nei luoghi preposti, indicando chiaramente la dislocazione e il calendario delle isole ecologiche mobili in città
  2. Pensare eventualmente in via transitoria ad una diversa modalità di raccolta in campagna dislocando dei punti di raccolta in ogni contrada con dei contenitori di semplice gestione da parte degli utenti. Sicuramente non si potrà ottenere una differenziata spinta ma almeno i sacchi abbandonati non diverrebbero preda di animali con i rifiuti sparsi in giro per il bordo strada che rimangono per sempre impigliati nella vegetazione circostante. È uno spettacolo veramente indecoroso e avvilente.
  3. Attivare con associazioni del territorio delle iniziative di raccolta dei rifiuti sparsi in giro coinvolgendo i ragazzi delle scuole e i volontari che si offrono e dando visibilità a questa attività con delle immagini su maxi-schermi nel centro cittadino.

Sarebbe utile anche che questi argomenti fossero gestiti dall’Amministrazione Comunale mediante dibattiti pubblici per coinvolgere il più possibile le persone che vivono e amano Ostuni, altrimenti il rischio è che il sentimento individuale sia di “battaglia persa in partenza”, mentre il senso di comunità può aiutare a risolvere anche i temi più complessi.

Ci auguriamo che questa nostra iniziativa possa dare inizio ad un dibattito esteso di cui il vostro giornale potrebbe essere il portavoce.

Cordialmente