Sono due i ricorsi presentati al Tar del Lazio dall’ex amministrazione guidata da Guglielmo Cavallo.
L’ex amministrazione capitanata da Guglielmo Cavallo ci crede ed ha presentato due ricordi distinti al Tar del Lazio, per impugnare il provvedimento di scioglimento dell’emesso dal ministro dell’interno Luciana Lamorgese lo scorso 23 dicembre 2021. Provvedimento che ha sancito lo scioglimento del consiglio comune di Ostuni per infiltrazioni mafiose. Si tratta di una doppia istanza, presentata dai rappresentanti del centrodestra locale, redatta dagli avvocati Pietro Quinto e Costantino Ventura.
Alla sottoscrizione delle due istanze però, manca la sottoscrizione del gruppo di Fratelli D’Italia: in questa fase non ci sarebbe l’adesione di rappresentanti locali del partito di Giorgia Meloni al ricorso presentato al Tar del Lazio. Nei banchi di Fratelli d’Italia sedevano quattro consiglieri comunali (Claudia Trifan, Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo e Lucia Andriola), partito che negli ultimi mesi non era in sintonia con le scelte dell’amministrazione, vista l’assenza di assessori del gruppo nella compagine di governo cittadino. I quattro consiglieri però non hanno fatto mai mancare l’appoggio all’ex esecutivo guidato da Guglielmo Cavallo.
Intanto, però, l’ex maggioranza ha ufficialmente presentato l’istanza al Tar del Lazio: l’ex sindaco Guglielmo Cavallo ed il gruppo Obiettivo Comune si sono affidati all’avvocato Pietro Quinto mentre all’avvocato Costantino Ventura di Bari, si sono rivolti gli ultimi sei assessori dell’ex giunta del primo cittadino e gli altri consiglieri comunali che facevano parte della maggioranza, in rappresentanza di tutti i gruppi. La decisione di presentare due distinti ricorsi nascerebbe in questo caso dalla volontà di rafforzare le proprie motivazioni, ed appellarsi alla decisione del Consiglio dei Ministri che ha disposto lo scioglimento per “accertata infiltrazione della criminalità organizzata”. Già nella prima conferenza stampa dopo il provvedimento l’ex sindaco aveva annunciato questa intenzione. Volontà confermata anche dopo la pubblicazione delle motivazioni sulla Gazzetta Ufficiale il 10 febbraio scorso. Acquisita anche questa ulteriore documentazione i due legali hanno ritenuto l’esistenza di elementi per ricorrere dal punto amministrativo contro la misura del Governo, al momento non risultano indagati né ex amministratori e né dirigenti comunali.
Nasceranno da qui le valutazioni politiche che caratterizzeranno le prossime settimane, non solo nel centrodestra locale ma anche provinciale. Oggi il comune di Ostuni dopo lo scioglimento del 23 dicembre scorso è amministrato da una Commissione Straordinaria guidata del prefetto Tiziana Giovanna Costantino, che guiderà l’ente per i prossimi 18 mesi, attendendo quelle che saranno le decisioni del TAR del Lazio.