Dragaggio Porto di Villanova. Giuseppe Tanzarella: “Apprendo dalla stampa l’inziativa del consiglire Amati”.
Ho appreso dai giornali, questa mattina, che in Commissione Bilancio della Regione si è tenuto un incontro finalizzato a conoscere lo stato dell’arte dell’intervento di dragaggio nel porto di Ostuni, opera già finanziata lo scorso 26 gennaio 2021. Tale iniziativa segue un incontro svoltosi qualche settimana fa presso la Sezione della Lega Navale di Ostuni, aperta a tutti, ed alla quale aveva preso parte in qualità di relatore il consigliere regionale Fabiano Amati.
Alla commissione avrebbe partecipato la Commissione Straordinaria del Comune di Ostuni, i tecnici comunali, nonché la Lega Navale ed uno dei concessionari del porto, il Sig. Marco Carani, quest’ultimo, pare, delegato dal Presidente del consorzio degli operatori Antonio Solito. Dall’incontro sarebbe emerso il ritardo sul cronoprogramma stabilito all’atto dell’ammissione a finanziamento, e, in particolare, che la passata amministrazione non ha rispettato alcuna delle tappe in esso sancite, con la conseguenza che nonostante il termine ultimo per la messa a terra delle opere resti quello originariamente stabilito, il 31 dicembre 2023, ci troviamo oggi a dover fare i conti con una tempistica ristretta che, comunque, la Commissione Straordinaria si è impegnata a rispettare.
In disparte ciò, mi dispiace aver assistito ancora una volta alla solita dinamica che spesso accompagna il dibattito che ruota intorno al porto, il quale non deve e non può essere patrimonio o appannaggio di qualcosa o qualcuno, ma dovrebbe coinvolgere l’intera collettività ed i suoi rappresentanti.
Del resto, che l’argomento fosse patrimonio di tutti avevamo provato a farlo comprendere in occasione dell’incontro organizzato lo scorso 06 luglio presso l’hotel Monte Sarago, dove vi era stato un dibattito leale e franco tra tutti gli intervenuti, anche di diverse appartenenze e sensibilità politiche.
L’incontro in Regione, invece, ha dato l’impressione di essere stato sollecitato dalla sola Lega Navale, e solo in un secondo momento, in seguito alle legittime doglianze di qualche escluso, essere stato aperto alla partecipazione di uno solo degli operatori, apparentemente in qualità di rappresentante di tutti gli altri, alcuni dei quali, però, nemmeno avvertiti dell’occasione di confronto. Allo stesso tempo, ritengo sia stata inopportuna la limitazione degli inviti ad un solo esponente politico, peraltro appartenente ad una sola delle forze presenti in città.
Sarebbe stato corretto ed opportuno, invece, estendere l’invito anche ad altre parti, compreso il centrodestra, in linea, del resto, con la natura dell’argomento e con la sede istituzionale in cui lo stesso è stato trattato. Dispiace, peraltro, che ciò sia avvenuto in contraddizione con quel principio di confronto plurale e democratico tanto caro al consigliere regionale Amati.
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