Carella Ceramiche
Carella Ceramiche

Caro energia, i ceramisti resistono. Ecco le parole dell’ostunese Angelo Carella: “Resisto e mantengo viva la mia azienda con tutti i miei dipendenti”.

Il caro energia sta sicuramente penalizzando le aziende artigianali pugliesi, che vengono fuori da un’estate che ha fatto registrare un autentico boom turistico. In autunno, però, ciò che resta è il fare i conti con il caro energia. Il caso interessa particolarmente le aziende energivore dei ceramisti pugliesi: sono loro che caratterizzano l’identità del nostro territorio e sono in seria difficoltà. Come tutti i pugliesi veraci, non intendono mollare, però. Ecco il caso del mastro ceramista di Ostuni, Angelo Carella, raggiunto nel suo laboratorio a pochi passi dal centro storico della Città Bianca.

Dieci dipendenti, due laboratori (a Ostuni e Grottaglie) e due negozi nel cuore del centro storico della “Bianca tra gli ulivi”. La passione di Angelo gli è stata trasmessa direttamente dal padre: le ceramiche ed il fischietto pugliese sono stati sempre di casa e papà Giuseppe, infatti, donò al Comune di Ostuni un’intera mostra personale dedicata al simbolo della cultura pugliese in terracotta: il fischietto, appunto, mentre Angelo ha trasformato la passione paterna in un’azienda leader della ceramica made in Puglia, con le sue creazioni che raggiungono anche le città d’oltreoceano.

Il caro energia delle ultime settimane, sta sicuramente creando non pochi problemi alle vostre aziende, come lo sta affrontando?

Al momento non possiamo fare nulla per poter correre ai ripari, stiamo cercando di arginare il problema caricando di più i nostri forni e limitando le accensioni ottimizzando così le cotture, i nostri forni come sapete, raggiungono gradazioni molto alte, tecnicamente quelle che oggi fanno pesare di più le nostre bollette. Questa opzione dovrebbe portare a limitare irrisoriamente il caro energia. Ad oggi le nostre bollette rispetto a quelle dello scorso anno nello stesso periodo si sono raddoppiate. Nel 2021 e nel 2022 non abbiamo aumentato i costi delle nostre creazioni nonostante l’aumento del costo delle materie prime che utilizziamo, siamo così riusciti a rimanere competitivi sul mercato soprattutto internazionale. Oggi però sarà inevitabile ritoccare il costo dei nostri prodotti.

Crede che insieme alle altre aziende dei settori strategici dell’economia pugliese, anche le vostre sono a serio rischio chiusura visto il caro energia?

Certamente il caro dell’energia mette in ginocchio aziende come le nostre, tenga presente che per creare delle opere in ceramica, le cotture a cui sono sottoposte le materie prime che utilizziamo hanno temperature altissime. Il processo per la creazione ha una duplice cottura, nella prima si superano i mille gradi, mentre nella seconda si arriva intorno ai novecento gradi e per tutto questo ci vogliono 12-15 ore di cottura per ogni ciclo…. È lì che serve molta energia elettrica.

La sua azienda ha dieci dipendenti che lavorano in tutti i mesi dell’anno, quanto sta gravando oggi il caro energia anche sulla loro presenza in azienda?

Oggi posso dire che non ho nemmeno pensato minimamente di licenziare i miei dipendenti che sono il fulcro della nostra realtà. In questo momento ho solo bisogno di rendermi conto di quelle che saranno le scelte in materia economica e di gestione del nuovo governo per poi attuare prossimi passi nella gestione aziendale, ma al momento ognuno resta al suo posto. Grazie a loro abbiamo raggiunto tante soddisfazioni e non possiamo permetterci di perdere il terreno che abbiamo conquistato con tanto sudore. Quel “sudore” provato durante la cottura dei nostri prodotti vicino ai forni durante l’estate appena trascorsa.

La regione Puglia ha comunicato al TTG di Rimini i dati dell’estate da record appena trascorsa, quanto questo flusso turistico ha aiutato le aziende artigianali come la Carella Ceramiche?

L’estate che si è appena conclusa, si chiude con il segno “più” per la nostra regione e non dobbiamo sottovalutare il fatto che la stagione estiva, si è allungata di molto. Infatti siamo partiti da marzo e ancora oggi ad ottobre, vediamo le nostre città e i nostri centri storici pieni di turisti. Questo ha aiutato sicuramente le nostre aziende, è stata un’estate positiva e ci auguriamo che si possa continuare con le politiche regionali e locali sul turismo che quest’anno hanno puntato molto alla promozione del nostro territorio in tutto il mondo.