«Mi farò promotore di un incontro per verificare la reale volontà dei comuni interessati al progetto». Cosi il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria commenta la lettera dell’onorevole di Direzione Italia Nicola Ciracì che ha invitato i comuni del nord brindisino a mettersi in rete per candidarsi al bando del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), come “Capitale della Cultura Italiana 2020”.
Entro il 31 maggio deve essere inoltrata la manifestazione d’interesse. Ultimo giorno utile per presentare il progetto il 30 giugno. «Ritengo che il presupposto non può essere quello di vendicare Ostuni: è necessaria una valutazione che parta da una lettura attenta del bando. Serve, secondo me- spiega Zaccaria- uno studio puntale, non solo in chiave provinciale, ma comprensoriale, allargando anche ad eccellenze, come lo possono essere Monopoli e Polignano o altre realtà. Ecco perché la necessità di un primo tavolo di confronto per verificare l’esistenza dei presupposti per poter partecipare al bando». Coinvolto in questo progetto anche il comune di Carovigno. «Si tratta di un ‘iniziativa che accogliamo favorevolmente, quella del parlamentare Nicola Ciracì, che potrebbe portare ulteriore lustro ai comuni interessati. Seguiremo- dichiara il primo cittadino carovignese Carmine Brandi- l’evoluzione di tutto l’iter». Da Cisternino è l’assessore alla cultura Giovanna Curci ad annunciare l’adesione del suo Comune al progetto per la candidatura del territorio nord brindisino a “Capitale della Cultura 2020”. «Accogliamo con entusiasmo questa iniziativa. Considerare questo territorio la culla della cultura è un atto dovuto e necessario: rappresenta il polmone della Puglia, è ricco di storia, di arte e natura. Sarebbe per il nostro territorio un passo avanti importante ed un riconoscimento per quanto fatto in tutti questi anni». L’esponente della giunta del sindaco Luca Convertini sottolinea un altro aspetto. «La Puglia è diventata la terra della cultura e dell’accoglienza. Il territorio di Brindisi è l’ideale per aprire le porte e far finalmente riconoscere questo dato. Ringrazio l’onorevole Ciracì perché è la voce del brindisino all’interno di una visione ampia e longeva del territorio. Speriamo che il progetto vada in porto: questo territorio- conclude l’assessore Curci- lo merita».
Il parlamentare brindisino ha chiesto l’adesione al progetto anche ad altre realtà brindisino: Villa Castelli, San Michele Salentino, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana e San Vito dei Normanni. Una candidatura unitaria: la volontà di mettere in rete un patrimonio artistico e culturale che negli ultimi anni ha trovati consensi e riconoscimenti anche a livello internazionale. Un desiderio, quello di essere designata Capitale Italiana della Cultura, che nei mesi scorsi ha visto protagonista anche la Città bianca, con Ostuni, candidata per l’edizione 2018: a trionfare al termine delle selezioni è stata, però, Palermo. Dopo questa esperienza, promossa dalla Pro Loco Ostuni Marina, presieduta da Domenico Greco, Ciracì, ha chiesto ai sindaci del territorio di coltivare questo sogno, attraverso un “Unione dei Comuni”, che punta a convergere intorno ad uno stesso progetto il ricco patrimonio culturale che accomuna tanto i centri della Valle D’itria, quanto le realtà sul litorale nord del brindisino, come Carovigno e Fasano.