È in dirittura d’arrivo la procedura per l’assegnazione degli alloggi popolari ad Ostuni. Nei giorni scorsi c’è stato prima il sorteggio, poi la graduatoria definitiva.
Sono 190 le istanze ritenute valide, nelle diverse categorie (tra cui ultra 65enni, disabili e giovani coppie) e 22 le domande respinte. 70 invece, i ricorsi che erano stati presentanti alla Commissione provinciale. Ora con la graduatoria definitiva le attività sono quasi ultimate. L’obiettivo così è a fare le assegnazioni nel periodo a cavallo tra le festività di Natale e la fine del 2022. Per assegnazioni in questo caso si intende l’abbinamento tra il richiedente e la tipologia di alloggio. A gennaio, con gli immobili che saranno definitivamente completi anche come allacci, sarà fatta la scelta degli alloggi, la stipula dei contratti e la consegna delle chiavi. Si tratterebbe, quest’ultima fase, del completamento di un iter iniziato circa 20 anni fa.
Un ‘attività di edilizia residenziale pubblica formalizzata, infatti, tramite un protocollo d’Intesa (nel 1997) e successivo accordo di programma nell’ottobre 2005 tra il comune di Ostuni, la regione Puglia ed il ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Interventi di edilizia residenziale per una cifra superiore ai due milioni di euro. Un cantiere, non lontano dalla nuova bretella per San Michele Salentino, rimasto fermo per anni, e che nel 2016 con la ripresa dei lavori ha visto anche una serie di variazioni al progetto iniziale. Dei 52 iniziali alloggi è stato deciso di procedere a completamento di 41 abitazioni, oltre nove box auto a piano terra, quattro locali commerciali, e il parcheggio interrato.
Per “Ostuni Città D’arte” in queste ultime settimane le attività hanno riguardato anche ogni valutazione in merito alle pratiche per il rilascio dell’agibilità e l’accatastamento, in mancanza delle quali non sarebbe possibile stipulare i contratti di locazione con gli assegnatari degli alloggi. Un complesso di edilizia residenziale nel quale sono ancora in corso i lavori per le sistemazioni definite delle aree esterne, anche con la piantumazione di specie arboree tipiche del territorio.
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