La Fee Italia e Confagricoltura premiano 15 località in più dello scorso anno, da Gaeta a Bibbona passando per Ragusa. In Puglia solo Ostuni e Carovigno. Più che premi sono percorsi pensati per accompagnare la gestione sostenibile del territorio.
Le Spighe Verdi sono un po’ il contrappunto rurale delle Bandiere Blu. Se le seconde premiano i migliori tratti di mare in base a una quantità di parametri ambientali, le prime sono un segnale dell’attenzione al territorio, alla qualità della vita, all’ambiente rurale anche quando vengano assegnate a località marittime. Entrambe vengono decise dalla Fee Italia, la sezione italiana della ong danese Foundation for Environmental Education presente in 73 Paesi del mondo, ed entrambe sono accomunate dalla loro natura dinamica. Più che premi sono cioè percorsi, protocolli pensati per accompagnare, passo dopo passo, la gestione delle coste e del territorio. Quest’anno le “spighe” vanno a 27 comuni, da Giulianova a Gaeta passando per Lavagna, Ragusa, Numana, Ostuni, Carovigno o Montefalco.
Sono state annunciate questa mattina alla sede romana del ministero dell’Ambiente da Fee Italia e da Confagricoltura. Anche in questo caso, come per le Bandiere Blu, l’iter è piuttosto serio e segue lo schema Uni-En Iso 9001-2008. Al gruppo di lavoro hanno dato un contributo diversi enti, dai ministeri competenti (Ambiente, Agricoltura, Cultura) al comando Unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri fino all’Ispra e al Cnr.
Per il comune di Ostuni erano presenti ed hanno ritirato le “Spighe Verdi”, gli assessori Niki Maffei ed Antonello Solito.